Codice etico
Picenum Seraphicum adotta uno stile editoriale fondato sul pluralismo, sul dialogo aperto e sulla libertà di pensiero, contrastando qualsiasi forma di discriminazione o pregiudizio che leda la dignità umana o favorisca stereotipi culturali e sociali. Opera inoltre per prevenire, affrontare e risolvere eventuali problematiche derivanti da questioni etiche legate all’attività di ricerca. Questo impegno si traduce nel riconoscimento della diversità e della ricchezza degli approcci metodologici, degli strumenti di analisi e delle prospettive interpretative applicate ai fenomeni e ai temi di studio.
Il codice etico di Picenum Seraphicum è redatto nel rispetto delle Politiche editoriali delle eum e delle Linee guida elaborate dal Committee on Publication Ethics (COPE), con particolare riguardo ai suoi principi di trasparenza e best practice nell’ambito delle pubblicazioni scientifiche. Tutte le parti coinvolte (redattori, autori/autrici e revisori) sono tenute a conoscere e condividere i seguenti requisiti etici.
Doveri dei redattori
Gestione del flusso editoriale. I redattori si impegnano a gestire l’intero flusso editoriale di Picenum Seraphicum attraverso le funzioni della piattaforma OJS (PKP) che ospita la rivista.
Decisioni sulla pubblicazione. La responsabilità decisionale circa la pubblicabilità degli articoli proposti compete al Comitato editoriale della rivista, che è vincolato al rispetto delle normative vigenti in materia di diffamazione, violazione del copyright e plagio (si veda la sezione Misure antiplagio), tiene in considerazione il parere dei revisori e può consultarsi con il Comitato scientifico.
Correttezza. Il Comitato editoriale valuta gli articoli proposti e le schede di valutazione esclusivamente sulla base dei loro contenuti, senza discriminazioni di genere, orientamento sessuale, religione, origine etnica, cittadinanza, orientamento politico degli autori/delle autrici e dei revisori. Secondo le linee guida COPE sulla possibilità di applicare modifiche ai commenti dei revisori, in presenza di schede di valutazione che utilizzino tono o linguaggio non adeguati, si prevede la possibilità che i redattori intervengano nella forma dei report, senza necessariamente informare il referee ma garantendo che il giudizio professionale resti invariato.
Riservatezza. Il Comitato editoriale, il Comitato di redazione e tutte le parti coinvolte nel flusso editoriale di Picenum Seraphicum si impegnano a non rivelare alcuna informazione relativa a un manoscritto sottoposto alla valutazione della rivista a chiunque non sia l’autore/autrice, il revisore, un revisore potenziale o l’editore; tutti sono inoltre tenuti a garantire l’anonimato di autori/autrici e revisori per l’intera durata del processo di revisione.
Conservazione dei dati. I redattori, in accordo con l’editore e i gestori della piattaforma OJS (PKP), si impegnano a conservare a lungo termine e rendere eventualmente disponibili tutti i contenuti digitali di Picenum Seraphicum (in particolare, i contributi nei vari stadi del processo editoriale e le schede di valutazione dei revisori).
Conflitto di interessi e divulgazione. Ciascun redattore è tenuto a verificare l’insussistenza di conflitti di interesse nei riguardi di autori/autrici, revisori e tutte le parti coinvolte nel processo editoriale, eventualmente astenendosi dal flusso di lavoro relativo ai contributi interessati; si impegna inoltre a non utilizzare in proprie ricerche i contenuti inediti di un articolo proposto per la pubblicazione senza il consenso scritto dell’autore/autrice.
Garanzia del pubblico dibattito post-pubblicazione. I redattori si adoperano per promuovere e ospitare nella rivista l’eventuale dibattito scientifico emerso dopo la pubblicazione di un contributo, offrendo opportunità per la diffusione di note, lettere o articoli di replica che saranno ospitati nella sezione Note della rivista.
Doveri dei revisori
Gestione del flusso di peer-review. Il revisore si impegna a gestire l’intero flusso di referaggio e le eventuali comunicazioni con i redattori attraverso le funzioni della piattaforma OJS (PKP) che ospita Picenum Seraphicum.
Contributo alla decisione editoriale. Il processo di peer-review, che si svolge in modalità a “doppio cieco” (double-blind peer-review; si veda l’apposita sezione), aiuta il Comitato editoriale a prendere decisioni editoriali e può consentire all’autore di migliorare il proprio contributo. Per questo motivo, il revisore che non si senta adeguato o sufficientemente qualificato a svolgere il compito proposto è tenuto a non accettarlo. Ai revisori è garantita assistenza da parte dei redattori lungo tutto il processo di referaggio.
Rispetto dei tempi. Il revisore che sappia di non poter realizzare il referaggio entro il tempo richiesto (quattro settimane) è tenuto a comunicarlo tempestivamente alla Redazione per evitare di danneggiare l’autore/autrice e rallentare il flusso editoriale. In caso di mancato rispetto dei tempi e in assenza di accordi con la redazione, il Comitato editoriale, a tutela degli interessi dell’autore/autrice, procede ad assegnare l’incarico ad altri/e esperti/e.
Riservatezza. Il revisore deve considerare come riservato ogni testo che gli è assegnato in lettura, e non può quindi discuterne con altre persone senza esplicita autorizzazione dei redattori. Tutte le informazioni e le indicazioni ottenute durante il processo di peer-review devono essere considerate confidenziali e non possono essere usate per finalità personali.
Oggettività. Il processo di referaggio deve essere condotto in modo chiaro, oggettivo e costruttivo. Tutti i pareri espressi devono essere adeguatamente motivati. Ogni giudizio personale sull’autore/autrice è da ritenersi inopportuno. La scheda di valutazione compilata dal referee sarà inviata in forma anonima all’autore/autrice perché ne possa prendere visione.
Indicazione di testi. Il revisore si impegna a suggerire la consultazione di opere fondamentali trascurate dall’autore/autrice e a segnalare ai redattori eventuali somiglianze o sovrapposizioni del testo ricevuto in lettura con altre opere di sua conoscenza.
Conflitto di interessi e divulgazione. Il revisore è tenuto a non accettare in lettura articoli per i quali sussiste un conflitto di interessi (ad esempio: di cui sia in grado di riconoscere l’autore/autrice per precedenti rapporti di collaborazione o di concorrenza; in tal caso, il revisore è inoltre tenuto a dichiarare ai redattori di aver identificato l’autore/autrice).
Doveri degli autori/delle autrici
Gestione del flusso editoriale. L’autore/autrice si impegna a gestire l’intero flusso editoriale del proprio contributo e le eventuali comunicazioni con i redattori attraverso le funzioni della piattaforma OJS (PKP) che ospita Picenum Seraphicum.
Originalità, plagio e indicazione delle fonti. L’autore/autrice è responsabile della propria opera, è tenuto/a a garantirne l’originalità e a fornire la corretta indicazione delle fonti e dei contributi menzionati, secondo i principi dell’integrità scientifica; si impegna inoltre a ottenere, senza oneri per Picenum Seraphicum, tutte le eventuali autorizzazioni necessarie per la pubblicazione di immagini e altri apparati (testi, dati, grafici, ecc.), secondo quanto previsto dalla normativa vigente.
Utilizzo dell’Intelligenza Artificiale generativa. L’autore/autrice che abbia inserito nel proprio contributo testi o immagini prodotti attraverso strumenti di IA generativa, si assume integralmente la responsabilità di verificare i Termini e servizi del software impiegato per identificare i titolari dei diritti d’autore sugli oggetti generati; si impegna inoltre a inserire una dichiarazione relativa a tali diritti e a fornire in nota i seguenti dati: il nome e la versione dello strumento usato; la data di utilizzo; il prompt scritto per generare il risultato; le finalità del prodotto. In ogni caso, i redattori invitano autori/autrici a servirsi di strumenti di IA generativa soltanto quando strettamente necessario per ragioni metodologiche o sperimentali.
Anonimato e rispetto delle norme editoriali. L’autore/autrice si impegna a consegnare un manoscritto conforme alle norme editoriali messe a disposizione dalla rivista e reso anonimo in tutte le sue parti (cioè, senza l’indicazione del nome nel testo, senza note da cui sia possibile evincere la proprietà intellettuale, e senza indicazioni autoriali esplicite tra i metadati tecnici del file; cfr. la sezione Come assicurare una revisione a “doppio cieco”).
Accesso e conservazione dei dati. Se richiesto dei redattori, l’autore/autrice è tenuto/a mettere a disposizione anche le fonti e/o i dati su cui si è basata la ricerca, affinché siano conservati per un ragionevole periodo di tempo dopo la pubblicazione e possano eventualmente essere consultati da altri per operazioni di verifica o a garanzia di replicabilità metodologica.
Pubblicazioni multiple, ripetitive e/o concorrenti. Salvo sua esplicita dichiarazione al Comitato editoriale, l’autore/autrice garantisce che il manoscritto proposto per la pubblicazione non sia stato precedentemente stampato, né presentato in altra sede editoriale.
Proprietà intellettuale dell’opera. La proprietà intellettuale dell’opera deve essere sempre correttamente attribuita, indicando come coautori tutti coloro che abbiano dato un contributo significativo all’ideazione, all’organizzazione, alla realizzazione e alla rielaborazione della ricerca che è alla base dell’articolo. Nel caso di contributi scritti a più mani, il corresponding author (cioè l’autore/autrice che invia il testo a Picenum Seraphicum e che cura i contatti con i redattori) deve dichiarare di avere correttamente indicato i nomi di tutti gli altri coautori, di avere ottenuto la loro approvazione della versione finale dell’articolo e di aver raccolto il loro consenso alla pubblicazione nella rivista. L’autore/autrice e ciascun contributore mantengono la piena proprietà intellettuale sul proprio lavoro, cedendo alla rivista il diritto di prima pubblicazione. L’autore/autrice può aderire ad altri accordi di licenza non esclusiva per la distribuzione del contributo (es. depositarlo in un archivio istituzionale o inserirlo in una monografia) e può ripubblicarne il testo in altra sede, specificando che esso è stato edito originariamente in questa rivista.
Conflitti di interesse e divulgazione. L’autore/autrice è tenuto/a a dichiarare esplicitamente che non sussistono conflitti di interesse che potrebbero aver condizionato i risultati ottenuti o le interpretazioni proposte; deve inoltre indicare all’interno del contributo gli eventuali enti finanziatori del progetto e/o della ricerca.
Errori negli articoli pubblicati. Qualora un autore/autrice identificasse errori significativi o inesattezze nel suo lavoro pubblicato, è tenuto/a a darne tempestiva comunicazione ai redattori e a fornire loro tutte le informazioni necessarie per segnalare in un apposito addendum (pubblicato nella sezione Note del primo fascicolo utile) le opportune correzioni e/o aggiunte.