Una mostra “interferente”. "Carlo Crivelli e i crivelleschi" (Venezia, 1961): una rilettura attraverso gli scritti e l’archivio privato di Pietro Zampetti / An “interfering” Exhibition. "Carlo Crivelli e i crivelleschi" (Venice, 1961): a Reinterpretation trough the Writings and Private Archives of Pietro Zampetti
Downloads
Pubblicato
Versioni
- 2024-08-26 (2)
- 2024-08-10 (1)
Fascicolo
Sezione
Licenza
Copyright (c) 2024 Caterina Paparello

Questo lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione - Condividi allo stesso modo 4.0.
La licenza adottata è la Creative Commons - Attribuzione/Condividi allo stesso modo. Ovvero, gli autori che pubblicano su questa rivista accettano le seguenti condizioni:
- Gli autori mantengono i diritti sulla loro opera e cedono alla rivista il diritto di prima pubblicazione dell'opera, contemporaneamente licenziata sotto una Licenza Creative Commons - Attribuzione che permette ad altri di condividere l'opera indicando la paternità intellettuale e la prima pubblicazione su questa rivista.
- Gli autori possono aderire ad altri accordi di licenza non esclusiva per la distribuzione della versione dell'opera pubblicata (es. depositarla in un archivio istituzionale o pubblicarla in una monografia), a patto di indicare che la prima pubblicazione è avvenuta su questa rivista.
- Gli autori possono diffondere la loro opera online (es. in repository istituzionali o nel loro sito web) prima e durante il processo di submission, poiché può portare a scambi produttivi e aumentare le citazioni dell'opera pubblicata.
DOI:
https://doi.org/10.13138/2039-2362/3639Abstract
Il contributo esamina la ricezione critica della mostra “Carlo Crivelli e i crivelleschi” – Venezia, Palazzo Ducale, 10 giugno - 10 ottobre 1961 – attraverso una rilettura della fortuna critica dell’evento e degli scritti, anche inediti, di Pietro Zampetti. L’indagine contestualizza l’evento nel quadro delle tradizionali rassegne biennali di arte antica, organizzate dal Comune di Venezia, prima e dopo la seconda guerra mondiale. Attraverso un accurato apparato foto-iconografico, il testo documenta l’allestimento curato da Egle Renata Trincanato. La discussione si estende alla ricezione critica internazionale di Carlo Crivelli, cercando di offrire un’interpretazione legata ai diversi orientamenti tra Ottocento e Novecento. La trattazione si concentra sull’evoluzione del pensiero critico di Pietro Zampetti nei confronti dell’attività matura di Carlo Crivelli, nel contesto del coevo ambiente artistico tra i Ducati di Urbino e Camerino e la Marcha di Ancona, per volgere verso un progressivo avvicinamento a una moderna concezione della cultura figurativa adriatica.
The paper examines the critical reception of the exhibition Carlo Crivelli e i crivelleschi – Venice, Palazzo Ducale, June 10-October 10, 1961 – through a reevaluation of the critical fortune of the event and the writings, including unpublished ones, of Pietro Zampetti. The investigation contextualizes the event within the framework of the traditional biennial exhibitions organized by the Municipality of Venice, before and after the Second World War. Through a rare photo-iconographic apparatus, the text documents the installation conducted by Egle Renata Trincanato. The discussion extends to the international critical reception of Carlo Crivelli, attempting to offer an interpretation linked to the different international orientations between the Eighteenth and Nineteenth centuries. The conclusions focus on the evolution of Pietro Zampetti’s critical thinking regarding the late Crivelli, the artistic environment between the Ducati of Urbino and Camerino and the Marcha of Ancona, towards a progressive approach to a modern concept of Adriatic figurative culture.