La doppia povertà. Una inedita disputatio tra Giovanni XXII e Michele da Cesena
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DOI:
https://doi.org/10.63277/2385-1341/2056Abstract
Il contributo propone lo studio e l’edizione critica di un breve dialogo latino, finora ignoto, sulla questione della povertà di Cristo e degli Apostoli. Il testo è trasmesso dal commento all’Antico Testamento composto intorno alla metà del Quattrocento dal maestro senese Pietro de’ Rossi, e – sulla base di Rossi – dalle Historiae senenses di Sigismondo Tizio. Pur presentando una forma dialogica, in cui prendono la parola frate Michele da Cesena e un portavoce di Giovanni XXII, l’opera è nettamente orientata a favore della posizione ‘anti-pauperista’ del pontefice, ed è databile intorno al 1340-1350. Costruita, in buona parte, su auctoritates bibliche e canonistiche non nuove, essa offre, su una questione dibattuta ormai da decenni, una prospettiva tarda, interessante per la chiarezza dell’esposizione (che poteva sfruttare un arsenale polemico ormai collaudato da entrambe le parti), e per alcuni significativi riferimenti ai frati rigoristi delle Carceri e della Corsica, nonché alla presa di posizione di Ubertino da Casale sulla questione della povertà.
The article provides a study and critical edition of a short latin dialogue on the question of the poverty of Christ and the Apostles. The text, so far unknown, is transmitted by the commentary on the Old Testament written around 1450 by the Sienese magister Pietro de’ Rossi. Even if it has a dialogical structure, in which both Michael of Cesena and a spokesperson of John XXII present their thesis, the work is clearly favorable to the Pope. The article argues that the text, dating back to about 1340-1350, offers an unusual perspective on the controversy, providing new insights on this stage of the debate. In particular, the dialogue takes advantage of arguments used, contested and sharpened for years during the discussion, and presents several references to the dissident friars living in the Eremo delle Carceri (near Assisi) or in Corsica, and to Ubertino da Casale’s opinion on the apostolic poverty controversy.