Un profondo e dimenticato sguardo sul Sud: Claudia Refice Taschetta, dalla ‘Galleria’ al territorio/A deep and forgotten look at the South: Claudia Refice Taschetta, from the 'Gallery' to the territory
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https://doi.org/10.13138/2039-2362/3077Abstract
Il contributo si divide in due parti. Nella prima viene tracciato un profilo biografico di Claudia Refice Taschetta (1922-1974), dalla laurea nel 1947 presso l’Università di Roma ‘La Sapienza’ al ‘difficile’ ruolo di funzionaria della Galleria Nazionale d’Arte Moderna sotto la storica direzione di Palma Bucarelli, dall’intensa attività critica e giornalistica, su testate come «La Fiera Letteraria», alla nomina a direttrice della Galleria Spada pochi mesi prima della prematura morte (11 aprile 1974). Nella seconda si analizzano alcuni importanti contributi scientifici meridionalistici della studiosa, come quelli su Bernardo Cavallino, i caravaggeschi, l’architettura civile di Brindisi, gli affreschi perduti della cupola di San Domenico Soriano a Napoli di Mattia Preti, al quale la Refice nel 1960 dedicò una celebre monografia, riedita nel 1970.
The essay is divided into two parts. In the first, a biographical profile of Claudia Refice Taschetta (1922-1974) is traced, from her graduation in 1947 at the University of Rome 'La Sapienza' to the 'difficult' role of official of the National Gallery of Modern Art during the historic direction of Palma Bucarelli, from the intense critical and journalistic activity, in magazines such as «La Fiera Letteraria», to the appointment as director of the Spada Gallery a few months before his untimely death (11 April 1974). In the second part, some of the Refice's important southern scientific contributions are analyzed, such as those on Bernardo Cavallino, the Caravaggeschi, the civil architecture of Brindisi, the lost frescoes of San Domenico Soriano’s church in Naples by Mattia Preti, to whom the Refice dedicated a famous monograph in 1960, reissued in 1970.References
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