L’Urbe e l’Adriatico orientale: i cittadini e le chiese nell’orbita della Serenissima e della Repubblica di Ragusa/Dubrovnik a Roma nel primo evo moderno / Rome and the Eastern Adriatic: citizens and churches in the orbit of the Serenissima and the Republic of Ragusa / Dubrovnik in Rome in the early modern era
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DOI:
https://doi.org/10.13138/2039-2362/1889Abstract
Nella letteratura diaristica romana, edita tra il Quattrocento e la fine del Settecento, viene spesso usato il termine “veneziano” per identificare i cittadini della Serenissima residenti nell’Urbe, provenienti da qualunque città o territorio soggetto alla giurisdizione della Repubblica. Tale specifica è necessaria per districare l’articolato puzzle della presenza delle diverse comunità e delegazioni politiche lagunari a Roma, tra cui anche gli Schiavoni/Illirici provenienti dalle aree della costa orientale dell’Adriatico sotto il controllo veneto. Infatti se da un lato è noto come la Serenissima per tutto l’evo moderno si identificasse con una rappresentanza religiosa e istituzionale allocata nel complesso architettonico di San Marco, meglio noto come Palazzo di Venezia, dall’altro è meno distinguibile la localizzazione della variegata comunità dei sudditi veneziani che, prevalentemente artigiani e mercanti, si insediarono nell’itinerario ideale che portava da Campo dei Fiori, attraverso via del Pellegrino, sino a Borgo e poi direttamente a San Pietro. Nel presente contributo si cerca quindi, da un lato, di riordinare le diverse testimonianze che si sono sovrapposte nei secoli circa le porzioni di città abitate dai cittadini originari della Serenissima tracciandone una possibile mappa insediativa e, dall’altro, di individuare le istituzioni e le chiese a essi collegati. Infine, per completare il quadro degli immigranti di lingua a maggioranza slava originari della costa orientale dell’Adriatico si propongono alcuni suggerimenti sulla possibile ubicazione dei cittadini della Repubblica di Ragusa/Dubrovnik a Roma.
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