Riallestimenti, licenze e dispute: Luigi Canina Presidente dei Musei Capitolini tra 1855 e 1856 / Refurbishments, Licences and Disputes: Luigi Canina President of the Capitoline Museums between 1855 and 1856
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DOI:
https://doi.org/10.13138/2039-2362/3663Parole chiave:
Musei Capitolini, Luigi Canina, Alessandro Tofanelli, 1800, riallestimenti, regalie, pubblicoAbstract
Tramite un’accurata ricerca su documenti inediti conservati presso l’Archivio Storico Capitolino di Roma, fondo Presidenze e Deputazioni, questo contributo intende ricostruire una pagina dello sviluppo dei Musei Capitolini rimasta estranea alla recente storiografia critica: ossia, quella relativa alla nomina dell’architetto e archeologo Luigi Canina a presidente del museo negli anni tra 1855 e 1856. L’analisi di circolari, ragguagli e rendiconti prodotti in questi anni consentirà di ricostruire non solo le vicende legate alle proposte di riallestimento, alla predisposizione dei calendari di apertura, alla concessione di licenze e permessi studio da parte del presidente, ma offrirà ancora uno spaccato vivido sul vestiario di servizio e sulle vertenze sollevate dagli impiegati museali. Un’ultima riflessione, infine, riguarderà il direttore Alessandro Tofanelli: una figura ancora tutta da indagare nel contesto dell’evoluzione dei Musei Capitolini a metà ‘800.
Through an accurate investigation of unedited archival documents kept at the Capitoline Archive in Rome, in the folder Presidenze e Deputazioni, this essay intends to reconstruct a page in the history of the Capitoline Museums that has been overlooked by scholars: that is, the one related to the appointment of the architect and archaeologist Luigi Canina as president of the museum in 1855-1856. Analysis of circulars, reports and accounts produced in these years allows the author to present a perspective on the new museum outfittings proposed by Canina, as well as the opening calendars, the study permits and the work uniforms he adopted, including also the controversies among the museum staff that he resolved. Lastly, a brief consideration will involve the director Alessandro Tofanelli, whose role in the museum development in the mid-18th century is completely ignored at the state-of-the-art.
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