Transgeografia. Le nuove esperienze dell’abitare tra i paesaggi mediatici dell’arte / Trans-geography. The new living experiences through the media landscapes of art
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DOI:
https://doi.org/10.13138/2039-2362/763Abstract
Le pratiche artistiche in rete, sempre più relazionali, sembrano aver mutato la complessità del territorio, annullando definitivamente ogni differenza tra centro e periferia. In generale, le concezioni relative alla natura dello spazio sono messe continuamente in discussione in quanto si è avviato un grande processo di unificazione e globalizzazione. Le nuove esperienze dell’abitare fanno parte di un’infrastruttura culturale che definirei “Transgeografia”, un insieme di ecosistemi informativi che trasformano il territorio urbano in ambienti interattivi: il paesaggio è in grado di immagazzinare, scambiare e modificare dati attraverso le reti informatiche, facilitando l’accesso alla sfera pubblica. Nella riflessione proposta si cerca di delineare, anche attraverso rilevanze socio-antropologiche, la nuova cognizione del territorio suggerita da opere interattive dove ogni singolo contributo diventa patrimonio comune.
The constant evolution of online artistic practices, that are increasingly relational, seem to have changed territorial complexity, eliminating any difference between center and periphery. In general, the different views on spacial nature are continually questioned due to the major unification and globalisation process. The new living experiences are part of a cultural infrastructure that I would define as “Transgeography”, i.e. a collection of information ecosystems that transform the urban territory into interactive environments: the landscape is able to store, exchange and modify data through computer networks, facilitating access to the public sphere. The purpose of this analysis is to outline, also from a socio-anthropological viewpoint, a new knowledge of the territory as suggested by interactive works, in which, every single contribution becomes common heritage.