Vingt ans après. Do museum networks really work? A focus on the inland areas of the Marche Region’s “seismic crater” (Italy)

Abstract

The National Strategy for Inner Areas defines inner areas as marginal and fragile territories, but also as characterised by unique natural and cultural resources. In order to overcome their weaknesses and ensure that place-specific assets effectively contribute to local development, the Strategy argues the need to develop networks which involve actors and organisations from the cultural and tourism industries. Starting from this premise, the present article uses a case study to explore the state of the art and possible development of museum networks set up in the inland areas of central Italy. In the first part, the Italian context is examined, pointing out the main strengths and weaknesses of the cultural tourism offer. Then, relying on suggestions arising from the scientific literature on this matter, the main advantages of strategic networks are set up. In the second part, a qualitative research method is adopted to analyse the museum networks created in the Marche Region’s “seismic crater” since the end of the 1990s. The research goes over the key steps of the networking process and identifies its main gaps in terms of strategic planning and professional skills. Finally, the paper highlights the need to implement a multi-level approach involving the state, the Regions and municipalities for the promotion of long-lasting and effective networks.

La Strategia Nazionale per le Aree Interne definisce le aree interne come territori fragili e marginali, ma anche caratterizzati da risorse naturali e culturali uniche. Al fine di superare le debolezze di tali aree e garantire un efficace contributo delle risorse place-specific allo sviluppo locale, la Strategia sostiene la necessità di implementare reti che coinvolgano attori e organizzazioni del settore culturale e turistico. Partendo da questi assunti, il presente lavoro adotta un caso di studio per esplorare lo stato dell’arte e il possibile sviluppo delle reti museali avviate nelle aree interne del centro Italia. Nella prima parte viene esaminato il contesto italiano, mettendo in evidenza i punti di forza e di debolezza dell’offerta culturale e turistica. Successivamente, basandosi sui suggerimenti provenienti dalla letteratura scientifica su quest’argomento, vengono delineati i principali vantaggi delle reti strategiche. Nella seconda parte si analizzano le reti museali costituite nel “cratere sismico” della regione Marche dalla fine degli anni ’90 del Novecento avvalendosi di un approccio qualitativo. La ricerca ripercorre i passaggi chiave del processo di networking e identifica le sue principali lacune nella mancanza di pianificazione strategica e competenze professionali. In ultimo, viene messa in luce la necessità di implementare un approccio multi-livello che coinvolga lo Stato, le Regioni e i Comuni nella promozione di reti efficaci e durature.