Intorno alle sfortune mantovane di Bernardo Gallizioli: lo stacco della Madonna in trono col Bambino e donatori di Santa Maria della Vittoria/Around the Mantuan misfortunes of Bernardo Gallizioli: the detachment of the Madonna Enthroned with Child and Donors in Santa Maria della Vittoria
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- 2024-12-30 (3)
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DOI:
https://doi.org/10.13138/2039-2362/3632Parole chiave:
Bernardo Gallizioli, affreschi staccati, estrattismo, Museo Patrio di Mantova, Carlo d'ArcoAbstract
Il contributo indaga il caso dello stacco della Madonna in trono con Bambino e donatori estratta nel 1852 dalla parete esterna della chiesa di Santa Maria della Vittoria a Mantova e trasportata lo stesso anno nel Museo Patrio. Attraverso la documentazione inedita conservata nell’Archivio Storico del Comune di Mantova è stato possibile ripercorrere la vicenda lungo l’arco di un ventennio (1832-1852), evidenziando la correlazione esistente fra il definirsi delle impalcature politiche preposte alla conservazione dei monumenti patri e la genesi del museo progettato da Carlo d’Arco. Al tempo stesso la ricostruzione delle vicissitudini conservative del dipinto ha messo in luce le incertezze e le resistenze che indirizzarono le azioni di tutela nel contesto cittadino, portando infine le istituzioni a preferire la dispendiosa e complessa prassi dello stacco a massello e a viceversa rifiutare la proposta di strappare il dipinto avanzata da Bernardo Gallizioli – nel 1848 a Mantova per la prima volta – a dispetto dei vantaggi comportati dal metodo del restauratore bresciano.
The contribution investigates the case of the detachment of the Madonna Enthroned with Child and Donors extracted in 1852 from the external wall of the church of Santa Maria della Vittoria in Mantua and transported the same year to the Museo Patrio. Through the unpublished documentation preserved in the Historical Archive of the Municipality of Mantua, it was possible to retrace the story over twenty years (1832-1852), highlighting the correlation between the establishment of the political scaffolding for the preservation of patriotic monuments and the genesis of the museum designed by Carlo d'Arco. At the same time, the reconstruction of the painting's conservation vicissitudes highlighted the uncertainties and resistance that directed conservation actions in the city context, eventually leading the institutions to prefer the costly and complex practice of stacco a massello and conversely to reject the proposal to tear the painting made by Bernardo Gallizioli - in 1848 in Mantua for the first time - despite the advantages of the Brescian restorer's method.