Fantasmi in pieno sole. Carlo Fruttero e la via italiana alla ghost story
Downloads
Pubblicato
Versioni
- 2024-05-11 (2)
- 2024-05-11 (1)
Fascicolo
Sezione
Licenza
Copyright (c) 2024 Polythesys. Filologia, Interpretazione e Teoria della Letteratura
Questo lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione - Condividi allo stesso modo 4.0.
Polythesis applica la seguente licenza Creative Commons a tutti gli articoli pubblicati per la prima volta sulla rivista.
La licenza Creative Commons è CC BY-SA 4.0 (Attribuzione – Condividi allo stesso modo) visualizzabile cliccando su questo link.
Questa licenza permette di leggere, scaricare, copiare, distribuire, stampare, ricercare o linkare i testi integrali pubblicati, nonché di utilizzarli per qualsiasi altro scopo lecito.
DOI:
https://doi.org/10.13138/2723-9020/3570Abstract
Carlo Fruttero’s novella Ti trovo un po’ pallida (1979) was explicitly conceived as a
way of negotiating the ghost story genre – which Fruttero believed to be quintessentially
‘Northern’ – with a Mediterranean setting, employing irony as its primary means. My
analysis demonstrates instead that the ironical tone overtly pervading the novella conceals
in fact deeper shadows, and that Ti trovo un po’ pallida can be fully ascribed to what I
previously, and provisionally, termed the intimately Italian «“purgatorial” way to ghost
stories».