Cesare Brandi, dal manuale alla Teoria del restauro / Cesare Brandi, from the manual to the Theory of Restoration
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DOI:
https://doi.org/10.13138/2039-2362/4146Abstract
Tra le carte Einaudi (Torino, Archivio di Stato), si è recuperato il progetto di Cesare Brandi degli anni Cinquanta per un manuale sulla conservazione, che collegava teoria e pratica secondo un’angolazione poi persa col naufragio dell’iniziativa. Il ritrovamento ha offerto l’occasione di analizzare il piano dell’autore, confrontandolo con i materiali superstiti delle lezioni e la struttura, tra paratesto e testo, della Teoria del restauro, approdata nel 1963 alla prima pubblicazione per i tipi delle Edizioni di Storia e Letteratura. Ne è scaturita una rinnovata verifica sulla sua genesi, dove sottrazioni e sussistenze si combinano al deliberato processo di distillazione speculativa della ventennale esperienza di direzione dell’autore all’Istituto Centrale del restauro. Le interpretazioni proposte, misurate anche sul piano della intertestualità, testimoniano che, nonostante la grande fortuna in Italia e all’estero, la Teoria può ancora considerarsi per tanti aspetti suscettibile di approfondimenti.
Among the Einaudi papers (Turin, State Archives), Cesare Brandi's 1950s project for a manual on conservation was recovered, linking theory and practice in a way that was subsequently lost when the initiative was abandoned. The discovery provided an opportunity to analyse the author's plan, comparing it with the surviving materials from his lectures and the structure, between paratext and text, of Teoria del restauro (Theory of Restoration), which was first published in 1963 by Edizioni di Storia e Letteratura. This led to a renewed examination of its genesis, where subtractions and continuities combine with the deliberate process of speculative distillation of the author's twenty years of experience as director of the Central Institute of Restoration. The interpretations proposed, also measured in terms of intertextuality, show that, despite its great success in Italy and abroad, the Theory can still be considered in many respects susceptible to further study.
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