Appunti su Eisenbauten (1907) di Alfred Gotthold Meyer/Notes on Alfred Gotthold Meyer’s Eisenbauten (1907)
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Parole chiave:
Arte italiana decorativa e industriale, arti applicate, Eisenbauten, Meyer, Giedion, PevsnerAbstract
Alla fine del ciclo cui sono dedicate le giornate di studio, di cui si raccolgono in questa sede gli atti, sta il libro postumo di Alfred Gotthold Meyer Eisenbauten, che segna uno spartiacque. Della storiografia. Di qua sta l’opera d’arte della produzione artigiana, della Maestria, con le sue crisi e trasformazioni, di là il Nues Bauen e la figuratività post-nauturalista. Ma tutti i pionieri di quel movimento moderno dovranno rifarsi al suo contributo. Primo fra tutti Walter Benjamin, a partire dagli spunti del quale è possibile ricostruire l’importanza di Gotthold Meyer per la decifrazione dei radicali mutamenti che si registrano nel Novecento nell’ambito della produzione artistica e nella lavorazione del ferro e dei suoi derivati. A seguire i mostri sacri Sigfried Giedion, Nikolaus Pevsner e Reiner Benham. Infine, ma non per ultimo, Gaetano Crugnola, finora rimasto in disparte, ma senza il quale la genalogia risulta moncante di un tratto importante, propriamente italiano.