I Crivelli e la Russia / The Crivelli and Russia
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DOI:
https://doi.org/10.13138/2039-2362/3519Abstract
La pittura di Carlo e Vittore Crivelli non ha incontrato un grande successo nel gusto dei collezionisti russi, esattamente al contrario di quanto concretizzatosi in area anglosassone. Questo fatto non è dovuto allo scarso apprezzamento dell’arte dei Crivelli in particolare, bensì alla poca diffusione in Russia del gusto verso i primitivi in generale. Come spesso accade però questa regola ha due eccezioni importanti. Infatti, la fortuna collezionistica dei Crivelli coinvolge due personalità della cultura russa di primaria importanza, per quanto diversissime tra di loro. Si tratta del principe Anatoly (“Anatole”) Demidov (Анатолий Николаевич Демидов; Firenze, 1812 – Parigi, 1870) e di Dmitry Khomyakov (Дмитрий Алексеевич Хомяков, Mosca, 1841 – Mosca, 1918 o 1919). La contestualizzazione della presenza crivellesca nelle due rispettive collezioni permette di scorgere, dietro all’apparente caos della storia, una certa logica, per quanto essa possa sembrare paradossale e bizzarra.
The painting of Carlo and Vittore Crivelli does not found large responce in the taste of Russian collectors, quite contrarily to their perception in the English language countries. This fact is not due to the poor appreciation of their art but to the very little diffusion of the taste for the primitives in Russia in general. How it occurs frequently this rule has two important exceptions. In fact the collectors fortune of both Crivelli involves two first range personalities of Russian culture, although very different between them. These are the prince Anatoly (“Anatole”) Demidov (Анатолий Николаевич Демидов; Florence, 1812 – Paris, 1870) and Dmitry Khomyakov (Дмитрий Алексеевич Хомяков, Moscow, 1841 – Moscow, 1918 or 1919). The correct contextualizing of the presence of the works by Carlo and Vittore Crivelli in the two respective collections permits to see, behind the apparent chaos of history, some sort of logic, although this logic can seem extremely paradoxical and eccentric.
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