Emilio Sperati, “astro folgorante dell’arte fusoria torinese” (1861-1931) La singolare vicenda di un grande fonditore e collezionista d’arte / Emilio Sperati, "dazzling star of Turinese foundry art" (1861-1931). The singular story of a great smelter and art collector

Downloads

Pubblicato

2024-12-16

Autori

  • Arabella Cifani

Parole chiave:

Emilio Sperati

Abstract

Il contributo  è incentrato sulla figura di Emilio Sperati, celebre fonditore artistico a cera perduta,  che nel  1884 impiantò in Torino un  grande stabilimento, eseguendo fondite colossali di importantissimi monumenti. Per la  capitale subalpina fuse la statua di Garibaldi  di m. 4,20; la statua equestre di La Marmora di circa 6 metri; quella  equestre al Principe Amedeo di Savoia. La fama di Emilio Sperati come fonditore di monumenti equestri valicò presto i confini d’Italia, venne  infatti scelto da una commissione russa, inviata in occidente, come il più  adatto fra gli italiani per fondere il monumento allo Czar Alessandro III, per il quale aveva vinto il concorso lo scultore Paolo Troubetzkoy. Nel 1903 lo Sperati  si recò  con Troubetzkoy a San Pietroburgo dove impiantò una fonderia,  ma nel 1905 durante il   primo tentativo rivoluzionario: la sua officina venne incendiata e distrutto il modello del monumento. Riuscì a fondere la statua  nel 1906 e ricevette  molti elogi e l’onorificenza dell’Ordine di S.Anna ma la situazione politica  precaria della Russia lo obbligò ad un rapido ritorno a Torino.  Si dedicò  prevalentemente  nell’ultimo o ventennio della sua vita  alla fusione di piccoli e squisiti bronzetti realizzati dai migliori scultori del periodo e alla sua passione  di collezionista d’arte che lo portò a radunare una raccolta  pittorica di notevole livello oggi proprietà della Regione Piemonte.  Sperati nacque a Milano nel 186, frequentò l'Accademia di Brera dal 1874 al 1883 e in quella circostanza conobbe e divenne amico di  Giovanni Segantini. Morì a Torino nel 1931.

 

Riferimenti bibliografici

Riferimenti bibliografici / References

Audoli A. (2006), Dai fantasmi della Scapigliatura agli atleti della dittatura. Appunti sulla scultura moderna a Torino, in Pigmaglione e Galatea. Note di scultura a Torino 1880-1945, Torino: Weber e Weber.

Bardazzi F. (2007), Cézanne a Firenze: due collezionisti e la mostra dell'impressionismo del 1910, catalogo della mostra (Firenze, 2 marzo – 29 luglio 2007), Firenze: Mondadori Electa.

Berresford S. (1984), Bistolfi: 1859-1933. Il percorso di uno scultore simbolista, Casale Monferrato: Piemme, p. 155.

Brugnelli Biraghi G. (1990), La Collezione Sperati, in Palazzo Lascaris. Tre secoli di vita torinese, a cura di G. Brunelli et al., Torino: EDA, pp. 195-214.

Brugnelli Biraghi G. (2002), Un artigiano metropolitano. Il Fonditore Emilio Sperati, in Il Monumento da Camera. I bronzetti della Collezione Sperati in Palazzo Lascaris a Torino, Torino: Palazzo Lascaris.

Carluccio L. (1970), Giovanni Grande, catalogo della mostra postuma alla Galleria Fogliato, Torino: Galleria d’arte Fogliato.

Cifani A., F. Monetti (2008), Palazzo Lascaris. Da dimora signorile a sede del Consiglio della Regione Piemonte, Torino: Allemandi.

Colombo N., Sergio Rebora S. (1998), Leonardo Bazzaro. Un maestro dell’800 italiano tra la Valle d’Aosta e la laguna veneta, Aosta: Museo Archeologico regionale Aosta.

Dalmasso F. (1993), Ritratto di signora di Cesare Ferro Milone, in Accademia Albertina. Opere scelte, Torino: Editris, pp. 84-85.

Della Torre R. (2014), Invito al cinema: le origini del manifesto cinematografico italiano (1895-1930), Milano: EDUCatt.

Dragone A., Dragone Conti J. (1947), Paesisti piemontesi dell’Ottocento, Milano: Bertieri.

Dragone A. (1974), Delleani: la vita, l’opera e il suo tempo, Torino: Cassa di Risparmio di Biella.

Dragone P. (2000), A Morozzo dai Vignola, in: Pittori dell'Ottocento in Piemonte: arte e cultura figurativa 1865-1895, Torino: Sagep per Unicredit, pp. 214-15;

Dragone P. (2003), Pittori dell'Ottocento in Piemonte: arte e cultura figurativa 1895-1920, Torino: Sagep per Unicredit.

Ginex G. (1995), Emilio Longoni. Catalogo ragionato, Milano: Motta.

Ginex G. (2000), Emilio Longoni: opere scelte e inediti, Milano: 24 Ore Cultura.

Grioni J.S. (1973), Studi sul Troubetzkoy. I: due monumenti russi , «Arte illustrata», n. 6 , pp. 251-277.

Lugaro E. (2007), Cesare Ferro: un pittore fra Torino e Bangkok, Torino: Ananke.

Maggio Serra R. (1993), Galleria Civica d’Arte Moderna di Torino, catalogo delle opere esposte. L’Ottocento, Milano: Fabbri.

Magni M. (1986), Ernesto Bazzaro (1859-1937). Uno scultore tra committenza pubblica e privata, Appendice documentaria, a cura di M. Di Giovanni, Milano: Ediartes.

Marini G.L. (1999), Andrea Tavernier, Aosta: Museo Archeologico Regionale.

Maspes F., Savoia E. (2011), Leonardo Bazzaro: catalogo ragionato delle opere, Crocetta del Montello (Treviso): Antiga Ed.

Pagella E., et al. (2023), Ceramiche Lenci: la collezione Giuseppe e Gabrielle Ferrero, Genova: Sagep.

Panzetta A. (1992), Le ceramiche di Lenci 1928 - 1964, Torino: Allemandi.

Panzetta A. (2003), Nuovo dizionario degli scultori italiani dell’Ottocento e del primo Novecento: da Antonio Canova ad Arturo Martini, Torino: Adarte.

Quinsac A.P. (1982), Segantini: catalogo generale, Milano: Electa, pp. 19 e ss.

Quaratesi A. (1892), Tecnologia industriale, del modellamento a cera perduta e a Tasselli per la fusione in bronzo, in «L’ingegneria civile e le arti industriali», anno XVIII, Torino: Tip. E Lit. Camilla e Bertolero Editori, pp. 14-15.

Thovez E. (1902), Artisti contemporanei Davide Calandra, «Emporium», XV, pp. 325-344.

Troubetzkoy L. (2003), Un autre cavalier de bronze: la statue d'Alexandre III, par Paolo Troubetzkoy, in «La Revue russe», 22, pp. 45-56.

Rionnet F. (2016), Les bronzes Barbedienne : l'oeuvre d'une dynastie de fondeurs (1834-1954), Paris: Arthena.

Come citare

Cifani, A. (2024). Emilio Sperati, “astro folgorante dell’arte fusoria torinese” (1861-1931) La singolare vicenda di un grande fonditore e collezionista d’arte / Emilio Sperati, "dazzling star of Turinese foundry art" (1861-1931). The singular story of a great smelter and art collector. Il Capitale Culturale. Studies on the Value of Cultural Heritage, (17), 246–261. Recuperato da https://rivisteopen.unimc.it/index.php/cap-cult/article/view/3375

Articoli simili

1 2 3 > >> 

Puoi anche Iniziare una ricerca avanzata di similarità per questo articolo.