Diventare restauratrici all'Istituto Centrale del Restauro: le prime donne della "critica in atto" (1939-1970)/Becoming restorers at the Central Institute of Restoration: the first women of "la critica in atto" (1939-1970)
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DOI:
https://doi.org/10.13138/2039-2362/3098Abstract
Nei primi anni di vita dell’Istituto Centrale del Restauro, subito dopo la seconda guerra mondiale, Cesare Brandi dovette far fronte alle tante necessità legate alle distruzioni belliche, contando su un piccolo gruppo di giovani restauratori che diverranno nel tempo i suoi più fidati collaboratori. Protagoniste di questo gruppo saranno quattro donne talentuose: Nerina Neri, Laura Sbordoni e successivamente Anna Maria Sorace e Franca Callori di Vignale, coinvolte in prima linea da Brandi in sperimentazioni e ricerche che segneranno da un lato la definizione di un metodo d’intervento istituzionalmente riconosciuto e dall’altro il definitivo passaggio da “restauratore artista” a “restauratore tecnico” auspicato in sede teorica da Giulio Carlo Argan e Cesare Brandi.
In the early years of the Central Institute of Restoration, immediately after World War II, Cesare Brandi had to face many issues related to the war destruction, relying on a small group of young restorers who would have become his most trusted collaborators over time. Three talented women would have played a fundamental role in this group: Nerina Neri, Laura Sbordoni and later Anna Maria Sorace and Franca Callori di Vignale, involved at the forefront by Brandi in experiments and research that will mark on the one hand the definition of an institutionally acknowledged practice of intervention, and on the other accomplishing the transition from "artist restorer" to "technical restorer" that both Giulio Carlo Argan and Cesare Brandi had envisioned in their theoretical studies.
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<https://www.storiadellarterivista.it/blog/2022/02/15/la-pieta-di-rimini-di-giovanni-bellini-esposizioni-e-restauri-1930-2019/>, 4.09.2022.