Giorgina Giorgi alla direzione del Gabinetto di restauro degli Uffizi/Giorgina Giorgi to head the Uffizi restoration cabinet
Downloads
Pubblicato
Fascicolo
Sezione
Licenza
La licenza adottata è la Creative Commons - Attribuzione/Condividi allo stesso modo. Ovvero, gli autori che pubblicano su questa rivista accettano le seguenti condizioni:
- Gli autori mantengono i diritti sulla loro opera e cedono alla rivista il diritto di prima pubblicazione dell'opera, contemporaneamente licenziata sotto una Licenza Creative Commons - Attribuzione che permette ad altri di condividere l'opera indicando la paternità intellettuale e la prima pubblicazione su questa rivista.
- Gli autori possono aderire ad altri accordi di licenza non esclusiva per la distribuzione della versione dell'opera pubblicata (es. depositarla in un archivio istituzionale o pubblicarla in una monografia), a patto di indicare che la prima pubblicazione è avvenuta su questa rivista.
- Gli autori possono diffondere la loro opera online (es. in repository istituzionali o nel loro sito web) prima e durante il processo di submission, poiché può portare a scambi produttivi e aumentare le citazioni dell'opera pubblicata.
DOI:
https://doi.org/10.13138/2039-2362/3070Abstract
Il contributo intende fornire una prima ricostruzione dell’operato di Giorgina Giorgi (1873-1957) che affiancò costantemente l’attività del marito, Fabrizio Lucarini (1861-1928), divenuto sin dal primo decennio del Novecento un famoso restauratore di dipinti, attivo presso le gallerie fiorentine, ma anche nelle soprintendenze di Piemonte, Lombardia ed Emilia, partecipando alla Missione Archeologica Italiana in Egitto. L’attività di Giorgina Giorgi viene ricostruita attraverso la documentazione inedita rintracciata presso l’Archivio Centrale dello Stato di Roma che conserva le lettere inviate dalla restauratrice a partire dalla morte improvvisa del marito nel 1928, chiedendo di ricevere i pagamenti rimasti in sospeso. Dalla corrispondenza emerge al contempo l’attività svolta dalla Giorgi dal 1929 al 1934 quando il soprintendente Giovanni Poggi la designò direttrice del Gabinetto dei restauri, la cui storia è generalmente conosciuta solo a partire dal 1934 quando fu inaugurata la nuova sede presso la Vecchia Posta sotto la direzione di Ugo Procacci.
The contribution aims to provide a first reconstruction of the activity of Giorgina Giorgi (1873-1957) who constantly joined her husband’s work, Fabrizio Lucarini (1861-1928). Since the first decade of the twentieth century Lucarini became a famous restorer of paintings, active in the Florentine galleries, but also in Piedmont, Lombardy and Emilia, participating in the Italian Archaeological Mission in Egypt.
Giorgina Giorgi's career is re-tracked through the unpublished documentation found in the Central State Archive in Rome, where her letters to General Director of Antiquities and Fine Arts are kept starting from her husband’s sudden death in 1928, asking to receive the payments still pending for past restorations.The correspondence also shows the activity carried out by Giorgi from 1929 to 1934 when the superintendent Giovanni Poggi appointed her director of the Restoration Cabinet, whose history is generally known only from 1934 when the new rooms were located at the Old Post Office under the direction of Ugo ProcacciRiferimenti bibliografici
Ambrosini D. et al. (2011), On the edges of the rainbow and beyond: using color mapping in multispectral diagnostics of artworks, in Colore e Colorimetria. Contributi multidisciplinari, Atti della VII Conferenza Nazionale del Colore (Roma, 15-16 settembre 2011) a cura di F. Bisegna, F. Gugliermetti, M. Rossi, Bologna: Maggioli Editore, pp. 230-236.
Bellucci R. et al. (2012), Un nuovo avvicinamento sistematico all’«Adorazione dei Magi» di Leonardo da Vinci, «OPD Restauro», n. 24, pp. 45-56.
Bertelli F., D’Amicone E., Vigna L. (2013), Le immagini dall’Archivio Storico dell’Opificio e i restauri egizi di Fabrizio Lucarini: le pitture di Iti e la cappella di Maia, «OPD Restauro», 25, pp. 363-376.
Bettini F., Castelli C., Ciseri I. (2009), Il restauro della Madonna con Bambino, attribuita a Cimabue, del Museo Santa Verdiana di Castelfiorentino, «OPD Restauro», 21, pp. 259-269.
Bonelli M., Vaccari M.G. (2006), Iacopo Sansovino. La Madonna in cartapesta del Bargello. Restauro e indagini, Roma: Gangemi.
Borghese Bruschi L., Mieli A. (2017), “Ma ora qui è stata per l’appunto ritrovata la Gioconda …”. Otto Vermehren, da una lettera del 13 dicembre 1913, «OPD Restauro», 29, pp. 336-350.
Carelli F. (2019), ‘Di tutte le meno note e più pregevoli opere d’arte’: la Mostra del Tesoro di Firenze sacra, in Mostre a Firenze 1911-1942. Nuove indagini per un itinerario tra arte e cultura, a cura di C. Giometti, Pisa: ETS, pp. 127-136.
Cecchini A. (2012), Le tombe dipinte di Tarquinia, Firenze: Nardini.
Ciatti M, Frosinini C., a cura di (2017), Il restauro dell’Adorazione dei Magi di Leonardo. La riscoperta di un capolavoro, Firenze: Edifir.
De Gubernatis A. (1889), Dizionario degli artisti italiani viventi, pittori scultori e architetti, Firenze: Le Monnier.
Della Giovampaola I. (2015), Sterri e sventramenti: l’archeologia delle capitali sullo scorcio del XIX secolo. Il caso di Firenze, «Notiziario Toscano», II, pp. 177-194.
Di Mucci L., Griffo A. (2008), Le ‘Norme per il restauro dei Mosaici’ di Edoardo Marchionni, «OPD Restauro», 20, pp. 294-306.
Di Mucci L., Mieli A., Giordano S. (2013), E pluribus unum. I fondi documentari dell’antico e del moderno Opificio delle Pietre Dure, «OPD Restauro», 25, pp. 343-362.
Gamba C. (1933), La Mostra del tesoro di Firenze sacra. La pittura, «Bollettino d’arte», s. 3, 27, pp. 145-163.
Ganganelli R., Pilotto P. (2007), Le medaglie enigmatiche di Luigi Giorgi, «Cronaca Numismatica», XIX, n. 197, pp. 50-54.
Giorgi G. (1975), Un artista lucchese dimenticato, restauratore del celebre ritratto di Monna Lisa, «Notiziario storico, filatelico, numismatico», n. 157, pp. 21-24.
Incerpi G. (2002), Da Forni a Valentinis: il metodo Pettenkofer nelle Regie Gallerie di Firenze, in Il restauro dei dipinti nel secondo Ottocento. Giuseppe Uberto Valentinis e il metodo Pettenkofer, a cura di G. Perusini, Udine: Forum, pp. 125-161.
Longhi R. (1940), Restauri, «La Critica d’Arte», V, 24, pp. 121-128.
Mieli A., Foraboschi I. (2014), Della mancata istituzione di un Gabinetto di Pinacologia a Firenze … Sulle tracce del Gabinetto restauri, «OPD Restauro», 26, pp. 376-386.
Miscellanea (1895), «Archivio Storico dell’Arte», VIII, n. 3, p. 226.
Monciatti A. (2010), Alle origini dell’arte nostra. La Mostra giottesca del 1937 a Firenze, Firenze: Il Saggiatore.
Mostra del Tesoro di Firenze sacra. Catalogo (1933), Firenze: Tipocalcografia classica.
Necrologio (1928), «Atti e Memorie dell’Accademia toscana di Scienze e Lettere la Colombaria», X, p. 18.
Offner R. (1933), La Mostra del Tesoro di Firenze Sacra-I, «The Burlington Magazine for Connoiseurs», 63, n. 365, pp. 72-84.
Personale dei RR. Istituti di Belle Arti (1924), «Bollettino Ufficiale del Ministero dell’Istruzione Pubblica», p. 193.
Perusini G., a cura di (2002), Il restauro dei dipinti nel secondo Ottocento. Giuseppe Uberto Valentinis e il metodo Pettenkofer, Udine: Forum.
Poggi G. (1937), Pericoli e limiti dei restauri, «La Nazione», 21 novembre, p. 3.
Pozzato E., Melograni P. (1966), Belluzzo, Giuseppe, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 8, Roma: Istituto dell’Enciclopedia Italiana, pp. 14-16.
Procacci U. (1936), Restauri a dipinti della Toscana, «Bollettino d’Arte», VIII, pp. 364-383.
Scarcella A. et al. (2019), Le pitture murali della Tomba di Henib al Museo Egizio di Torino, «Kermes», n. 116, pp. 65-70.
Schiaparelli E. (1924), Relazione sui lavori della missione archeologica italiana in Egitto (1903-1922), Torino: casa Ed. G. Chiantore, vol. 1, pp. 51-104.
Sframeli M. (2007), Firenze 1892-1895. Immagini dell’antico centro scomparso, Firenze: Pagliai Polistampa.
Sinibaldi G., Brunetti G. (1943), La pittura italiana del Duecento e Trecento. Catalogo della Mostra Giottesca di Firenze del 1937, Firenze: Sansoni.
Thau M.V. (2017), Fra Longhi e Procacci. Restauro a Firenze nella prima metà del Novecento, Firenze: Edifir.
Toesca P. (1928), Necrologio di Fabrizio Lucarini, «Bollettino d’Arte», VIII, 4, p. 192.
Torresi A.P. (1999), Primo dizionario dei pittori restauratori italiani dal 1750 al 1950, Ferrara: Liberty House.
Vigna L. (2016), Le pitture di Iti nelle interazioni fra l’egittologo Ernesto Schiaparelli e il restauratore Fabrizio Lucarini: un’importante esperienza conservativa nella musealizzazione della pittura egizia, in Archeologia, Arte e Storia in Piemonte. Notizie inedite. Studi in onore di Bruno Signorelli, a cura di A. Actis Caporale et al., Torino: Società Piemontese di Archeologia e Belle Arti, pp. 359-372.
Wilson-Yang K.M., Burns G. (1989), The stability of the tomb of Nefertari 1904-1987, «Studies in Conservation», 34, n. 4, pp. 153-170.