«Sono certa che la Facoltà non potrà che giovarsi della tua opera, come studiosa e come donna»: l’archivio professionale di Isa Belli Barsali alla Fondazione Ragghianti / «I am certain that the Faculty can only benefit from your work, as a scholar and as a woman»: Isa Belli Barsali’s professional archive at the Fondazione Ragghianti
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DOI:
https://doi.org/10.13138/2039-2362/3028Abstract
ABSTRACT ITA
Partendo dalla prima fondamentale ricognizione degli scritti di Isa Belli Barsali curata nel 2004 da Maria Teresa Filieri, l’articolo, attraverso una scelta della documentazione d’archivio inedita conservata alla Fondazione Ragghianti di Lucca, delinea i momenti cardine della riflessione critica della studiosa toscana. Analizzando la corrispondenza professionale e la rassegna stampa personale, il contributo cerca di restituire attenzione a una figura il cui lascito intellettuale è senza dubbio da riconoscere e ricollocare in primo piano nel panorama della storia della critica d’arte del secondo Novecento, se non solo per gli studi storico-artistici sulla città di Lucca e la riscoperta della figura di Pompeo Batoni, senza dubbio per l’attività di sensibilizzazione sul patrimonio paesaggistico italiano che varrà a Isa Belli Barsali il titolo di Cavaliere di merito della Repubblica Italiana nel 1980.
ABSTRACT ENG
Starting from the first fundamental anthology of Isa Belli Barsali’s writings edited in 2004 by Maria Teresa Filieri, the article, through a selection of unpublished archive documentation preserved at the Fondazione Ragghianti in Lucca, outlines the pivotal moments of the Tuscan scholar’s critical reflection. Through the analysis of professional correspondence and personal press material, the contribution seeks to restore attention to a figure whose intellectual legacy is to be acknowledged and placed at the forefront of the history of art criticism in the second half of the 20th century. If not only for Belli Barsali’s historical-artistic studies on the city of Lucca and the rediscovery of the figure of the painter Pompeo Batoni, then undoubtedly for her awareness-raising activities on the Italian landscape heritage that earned her the title of Cavaliere di merito della Repubblica Italiana in 1980.
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