La ricostruzione del pergamo di Giovanni Pisano: solennità impareggiabile dell’arte e del fascismo / The reconstruction of the pulpit by Giovanni Pisano: incomparable solemnity of art and fascism
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DOI:
https://doi.org/10.13138/2039-2362/1398Abstract
L’inaugurazione della ricomposizione del pergamo di Giovanni Pisano all’interno della cattedrale pisana, avvenuta al cospetto di Benito Mussolini il 25 maggio del 1926, fu occasione per una serie di celebrazioni che coinvolsero l’intera cittadinanza e che sollevarono una larga eco nella stampa locale e nazionale.
L’evento della ricollocazione e, al contempo, di ‘musealizzazione’ del pergamo fu sostenuto fortemente dal partito fascista che riservava una grande attenzione nei riguardi dei simboli del passato: la riconsacrazione del monumento venne definita “solennità impareggiabile dell’arte e del fascismo”. L’opera fu caricata di facili significati propagandistici, del tutto estranei alla sua natura: “l’Italia riacquista col Pergamo di Giovanni Pisano uno dei suoi più grandi capolavori. Ed è merito della nuova mentalità fascista la ricostruzione di questo monumento divino” (La Tribuna, 13 maggio 1926).
Questo contributo intende analizzare, attraverso la lettura dei periodici del tempo, delle testimonianze dei protagonisti e dei documenti ufficiali, la valenza propagandistica dell’evento di ‘rinascita’ del pergamo di Giovanni Pisano.
The inauguration of the reconstruction of the pulpit by Giovanni Pisano in the cathedral of Pisa, which took place in the presence of Benito Mussolini on May 25, 1926, was the occasion for a series of celebrations that involved the whole citizenry and that raised a wide resonance in the local and national press. The event of relocation and, at the same time, the 'musealization' of the pulpit was strongly supported by the fascist party that reserved a great attention to the symbols of the historical past: the rededication of the monument was defined as a " incomparable solemnity of art and fascism" . The pulpit took on a new and important meaning related to political propaganda, completely foreign to his nature: "Italy regains with the pulpit by Giovanni Pisano, one of his greatest masterpieces. The reconstruction of this monument divine took place thanks to the new fascist mentality "(La Tribuna, 13 May 1926).
This paper aims to analyze, through the reading of periodicals of the time, the testimonies of the protagonists and the official documents, the value of propaganda of the ‘rebirth' event of the pulpit by Giovanni Pisano.
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