La differenza tra noi e “gli altri”: su alcune mostre coloniali milanesi organizzate nel Ventennio fascista / The difference between us and “the others”: notes on some colonial exhibitions in Milan during the “Ventennio” (the Fascist period)
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DOI:
https://doi.org/10.13138/2039-2362/1388Abstract
Scopo del presente studio è cercare di individuare i punti cardine della politica coloniale fascista, così come proposta al pubblico attraverso una serie di esposizioni milanesi organizzate dal governo Facta prima e dagli esponenti del PNF poi, nell'arco del Ventennio. Più precisamente, lo studio dei materiali d'archivio ed editi relativi a tre manifestazioni che scandiscono il lasso di tempo tra le due guerre – la “Mostra coloniale italiana”, tenutasi in concomitanza alla III Fiera Campionaria di Milano (12-27 aprile 1922), la “Mostra d'arte coloniale” allestita presso il Palazzo della Permanente nel 1936 (14-30 giugno) e la “Mostra dell'attrezzatura coloniale”, sezione della VII Triennale di Milano (aprile-giugno 1940) – sarà funzionale alla comprensione di un complesso contesto storico-culturale, di cui verranno presi in considerazione alcuni aspetti peculiari. Grazie a un approccio multidisciplinare, che abbraccia la storia, la storia dell'arte, la museologia e le scienze sociali, verranno messi in luce i contributi concessi e i risultati ottenuti dai protagonisti che hanno lavorato alla buona riuscita di queste occasioni espositive – artisti, architetti e committenti –, ma anche le intenzioni didattico-esplicative messe in campo dagli organizzatori.
In questo modo sarà possibile evidenziare gli strumenti comunicativi utilizzati dal regime per far presa sul pubblico, comprendere quale fosse il ruolo-chiave giocato dalle mostre nella propaganda fascista, ma anche percepire la visione discriminatoria – nell'ottica di una politica nazionalista e, con il passare degli anni, sempre più improntata a una visione razzista – con cui si cercava di educare le masse nella visione dell'“altro”.
This paper aims to highlight the fundamental principles of the colonial policy promoted by the Fascist regime throughout the study of some Milanese exhibitions organised by the liberal government at first and by the representatives of the PNF a little bit later, during the “Ventennio”. More precisely, the amount of published and unpublished documents here considered and referred to three – artistic and commercial – events arranged between the First and the Second World War will be functional to understand a complex national, cultural context. The “Mostra coloniale italiana”, during the III Fiera Campionaria di Milano (12-27 April 1922), the “Mostra d'arte coloniale” arranged at Palazzo della Permanente in 1936 (14-30 June) and the “Mostra dell'attrezzatura coloniale”, a section of the VII Triennale di Milano (April-June 1940), will be thus discussed from a multidisciplinary point of view, between history, art history, museology and social sciences.
In this essay, the results obtained by the protagonists who worked for these shows – artists, architects, customers... – will be also considered, together with the didactic intentions illustrated by the team of organisers. In that way it will be possible to underline the communication instruments used by the regime in order to impress the public, to understand the key-role played by the exhibitions during the “Ventennio”; and, finally, to perceive the xenophobic perspective employed by the PNF to educate the masses in seeing “the others”.
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