Il lascito di Enrico Pazzi, fondatore del Museo di Ravenna / The legacy of Enrico Pazzi, founder of the Museum of Ravenna
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DOI:
https://doi.org/10.13138/2039-2362/1326Abstract
Lo studio vuole contribuire alla ricostruzione della storia della formazione delle collezioni del Museo Nazionale e della Biblioteca della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Ravenna, un progetto in atto da tempo. Nel caso specifi co si è focalizzato l’interesse sull’apporto dato da Enrico Pazzi attraverso il suo lascito. Enrico Pazzi, valente scultore residente per lo più a Firenze, fu l’ideatore e fondatore del Museo di Ravenna, inizialmente nato come Museo Bizantino e in corso d’opera mutato in Museo Nazionale. Al progetto, Pazzi lavorò a partire dal 1877 fi no alla morte, avvenuta nel 1899. Quando morì, lo scultore lasciò una consistente eredità costituita da oggetti archeologici e antiquariali, libri e disegni. L’indagine si è concretizzata nella ricerca di documentazione nell’Archivio Storico Comunale di Ravenna e nell’Archivio Storico della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Ravenna. I documenti individuati sono stati trascritti e commentati. Attraverso la documentazione si sono individuati alcuni importanti nuclei di materiali attribuibili alla generosità del fondatore del Museo, attualmente presenti nelle raccolte delle due istituzioni.
This study aims to providing information about the development of the collections of the National Museum of Ravenna and of the Soprintendenza’s Library. Research in this direction have started a long time, mostly by Luciana Martini. In particular the purpose is to focus the contribution given by Enrico Pazzi with his legacy. Pazzi was a skilled sculptor born in Ravenna, who lived mostly in Florence. He was the creator of the Museum of Ravenna. The museum was owned by the city and would have to call Byzantine Museum. During construction it came under the direction of the Government, and was entitled Museo Nazionale. Pazzi worked on the project from 1877 until his death, in 1899. When he died he left a substantial legacy consists of archaeological objects and older artworks, books and drawings. I have done my research mainly in the Historical Archive of Ravenna and in the Historical Archive of the Soprintendenza of Ravenna. The documents identifi ed were transcribed and annotated. Through documentation I have identifi ed some important groups of materials attributable to the generosity of Pazzi, that are currently in the collections of the Museum and of the Library.
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