Immaginario esotico tra ricerca della diversità e sua rappresentazione. Il caso della pubblicità
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https://doi.org/10.13138/2037-7037/995Abstract
Il concetto di ‘esotico’, essendo legato al riconoscimento di una alterità fascinosamente lontana dal nostro quotidiano vivere, appare naturalmente relativo, e naturalmente esposto a mutamenti, tanti quanti sono i mutamenti cui è esposto il concetto stesso di lontananza. L’evoluzione tecnologica, assieme al diverso significato che assume per l’uomo contemporaneo l’idea stessa di viaggio, portano anche l’interesse per la produzione testuale di carattere cosiddetto esotico ad assumere uno sguardo relativo, regolato attorno al testo particolare, nella particolare situazione comunicativa in cui è emesso/fruito. Una tale, per certi versi ovvia, considerazione, comporta la curiosità intellettuale di colmare il divario esistente tra l’evoluzione di un concetto e la sua percezione, sebbene da un punto di vista del tutto specifico.
L’idea di concentrare il proprio interesse analitico sul testo pubblicitario, nasce dal desiderio di constatare questa idea del cambiamento percettivo in un ambito comunicativo di sempre maggiore primo piano, nonché, per motivi di investimento creativo ed economico, con un carattere anticipatore nei confronti delle tendenze sociali in qualità di movimenti. In tal senso, con questo articolo, si vuole esplorare uno spaccato dell’universo pubblicitario contemporaneo, limitatamente alla sua manifestazione visiva statica, con l’intento di produrre una serie di ipotesi che, dal mondo rappresentato nel testo, riconducano al mondo immaginato da chi lo delinea. Una indagine di carattere semiotico-refenziale in prevalenza, che spera di ottenere spunti di riflessioni diversi, primariamente di carattere sociologico.