Femonazionalismo come moderno dispositivo sessuale: un’analisi critica della disciplina dei corpi nell’ordine neoliberale

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Pubblicato

2024-12-20

DOI:

https://doi.org/10.13138/2037-7037/3773

Autori

  • Luna Rovolon

Abstract

Nell’attuale era globalizzata, l’emergere di nuove forme di fanatismo nazionale, caratterizzate da posizioni antiglobalizzazione, mediante il richiamo alla protezione dei confini e all’opposizione dell’immigrazione, suscita preoccupazioni per un possibile ritorno a vecchie forme di dispotismo. Occorre precisare, tuttavia, che questi nuovi nazionalismi conservano un legame ideologico con forme tradizionali passate, pur integrandosi con il nuovo assetto sociale ed economico di stampo neoliberale. Ne è un esempio il fenomeno femonazionalista, ovvero la convergenza ideologica e di politiche tra organizzazioni nazionaliste, neoliberali ed alcune femministe, al fine di mantenere incontestata l’attuale supremazia del sistema capitalistico occidentale attraverso la strumentalizzazione del genere e della sessualità. In questa direzione, il corrente contributo si propone di rintracciare la genealogia che ha condotto alla formazione del presente ordine simbolico della nazione mediante la convergenza dei principali assi di oppressione, come genere,
sessualità e razza, al fine di instaurare il modello di accumulazione capitale. Successivamente, l’analisi andrà ad esaminare la continuità di tali narrazioni discorsive nel presente sistema, mostrando come la matrice passata di oppressione sia stata capace di reinventarsi al fine di mantenere il dominio occidentale incontaminato.

Parole chiave: femonazionalismo; genere; nazionalismo; neoliberismo; globalizzazione.