Disuguaglianze intersezionali di genere e pandemia: il caso delle donne con disabilità

Published

2022-12-05

DOI:

https://doi.org/10.13138/2037-7037/3162

Authors

  • Maria Giulia Bernardini unimc

Abstract

Oltre a generare nuove diseguaglianze, la pandemia si è rivelata anche un potente amplificatore di altre, che erano già presenti nel tessuto sociale. Tra queste, figura la peculiare situazione delle donne e ragazze con disabilità, che si sono trovate in una condizione di estrema vulnerabilità, in quanto sono esposte a forme di discriminazione di tipo intersezionale. Tale forma acuta di discriminazione, che nel caso di specie è data dall’interazione tra il sessismo e l’abilismo, durante la pandemia è stata esacerbata su più fronti, a conferma del suo carattere “strutturale”. Il contributo si concentra su alcuni dei principali effetti prodotti dalla pandemia in ordine alla tutela dei diritti fondamentali e umani di tali donne, all’interno di una riflessione diretta a fare emergere la loro condizione di strutturale discriminazione, alimentata dalla presenza di radicati stereotipi relativi alla loro soggettività.

The pandemic generated new inequalities but has also proved to be a powerful amplifier of others. These include the peculiar situation of women and girls with disabilities, who have found themselves in a condition of extreme vulnerability, as they are exposed to intersectional forms of discrimination. This acute form of discrimination, given by the interaction between sexism and ableism and “structural” in its nature, was exacerbated on several fronts during the pandemic. The contribution focuses on some of the main effects produced by the pandemic with regard to the protection of the fundamental and human rights of these women, within a reflection aimed at highlighting their condition of structural discrimination, fuelled by the presence of deep-rooted stereotypes concerning their subjectivity.