«Non potevo fare altro». Retorica e rappresentazione dell’ossessione in ZeroZeroZero di Roberto Saviano
DOI:
https://doi.org/10.13138/2037-7037/1620Abstract
Sette anni dopo il suo esordio con Gomorra (2006), Roberto Saviano pubblica il suo secondo romanzo: ZeroZeroZero (2013) che, seppur classificato come un reportage sul narcotraffico, sembra essere il frutto letterario delle vicende personali e professionali dell’autore. Questo articolo, guidato da una prospettiva semiotica e narratologica, si propone di analizzare il testo a partire da due aspetti: da un lato, l’elaborazione del tema dell’ossessione e della dipendenza che ingloba contemporanea mente il soggetto (l’autore) e l’oggetto della scrittura (la cocaina), l’enunciato e l’enunciazione; dall’altro, la costruzione, nel testo, di un simulacro del lettore che non sia né decodificatore, né interlocutore, bensì uditore muto e fedele chiamato in causa solo per ascoltare una parola quasi profetica. Come il vecchio marinaio della ballata di Coleridge, con il suo narrare ipnotico, costringe un giovane incontrato per caso ad ascoltare la sua storia maledetta, così Saviano - che come il marinaio paga il prezzo delle sue scelte - si rivolge con prepotenza ai suoi lettori, trascinandoli con sé nell’abisso di cui si sente prigioniero.
Seven years after his debut with Gomorrah (2006), Roberto Saviano published his second novel: ZeroZeroZero (2013) which, although classified as a reportage on the drug trade, seems to be the literary result of the author’s personal and professional experience. This article follows a semiotic and narratological perspective and aims at a twofold analysis of the text: on the one hand the development of the literary themes of obsession and addiction that encompasses simultaneously the subject (the author) and the object of writing (cocaine), the utterance and the enunciation; on the other hand the construction, in the text, of a simulacrum of the reader who is neither a decoder, nor an interlocutor, but only a silent and faithful listener to an almost prophetic message. Like the Ancient Mariner of Coleridge’s ballad, with his hypnotic narration, force a young man met by chance to listen to his cursed story, similarly Saviano has to pay a price for his choice and he forcefully addresses his readers, dragging them into the abyss of his prison.