Un semisconosciuto episodio di Francesco Solimena letterato, accademico inculto (ovvero antiniano) / A little-known case concerning Francesco Solimena as a poet, academic of the “Inculti” (or “Antiniani”)
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DOI:
https://doi.org/10.13138/2039-2362/3294Abstract
Francesco Solimena (1657-1747), il massimo pittore a Napoli ai suoi tempi, scrisse anche poesie di buon livello, come testimoniato soprattutto dal suo biografo De Dominici. Sin dal 1958 Ferdinando Bologna studiò questa produzione letteraria, collegandola alla tendenza di gusto riconducibile all’Accademia dell’Arcadia in chiave di polemica contro il Barocco; ora abbiamo al riguardo le ricerche di Valentina Lotoro. Nel presente saggio è studiato un gruppo di sonetti di Solimena pubblicati nelle Rime degli Accademici Inculti (1715). Egli, infatti, era membro della cosiddetta Antiniana, colonia napoletana dell’Accademia degli Inculti di Montalto. Alcune poesie sono legate a occasioni di ritratti da lui dipinti, come accade per quelli del viceré austriaco Conte di Daun e di Aurelia d’Este duchessa di Limatola. Altri versi sono dedicati alla famosa Aurora Sanseverino. Lo studio, quindi, offre conferme e nuovi elementi di conoscenza sull’inserimento dell’artista negli ambienti culturali della società napoletana dell’epoca.
Francesco Solimena (1657-1747), the greatest painter in Naples at his time, also wrote good poetry, as testified by his biographer De Dominici. Since 1958 Ferdinando Bologna studied this literary production, linking it to the trend of taste ascribable to the Academia dell’Arcadia in polemic against the Baroque; now we have Valentina Lotoro’s research on the subject. In this essay, a group of sonnets by Solimena published in the Rime degli Accademici Inculti (1715) is studied. In fact, Solimena was a member of the so-called Antiniana, a Neapolitan colony of the Accademia degli Inculti in Montalto. Some poems are linked to occasions of portraits he painted, such as those of the Austrian viceroy Count von Daun and Aurelia d’Este Duchess of Limatola. Other verses are dedicated to the famous Aurora Sanseverino. Thus, the study offers confirmation and new insights on the artist’s inclusion in the cultural circles of Neapolitan society at the time.