Bolognese fame of Arpadian King: Krčelić, Zaniboni, Manelli and the Compendio in rime della vita, e di alcuni miracoli di S. Ladislao re d' Ungheria
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DOI:
https://doi.org/10.13138/2039-2362/1798Abstract
In 1738 the Illyrian-hungarian College of Bologna published a booklet with Italian verses cintaining episodes of life of the holy Hungarian king Ladislas. It was, in a way, a product of cultural collaboration presented by a College alumnus Baltazar Adam Krčelić - the future Zagreb canon and famous historian - and Bolognese poet Antonio Zaniboni, founder of the Accademia de' Nascosti. The edition was adorned with an engraving by Bolognese artist Sante Manelli, representing the holy ruler on horseback, lacerating a rock with his lance and miraculously unsealing a hidden spring. The iconographical solution, as well as the composition of Manelli's engraving, shows interesting connections with several Central European examples, confirming College's role in bidirectional cultural mediation.
Nel 1738 il Collegio illirico-ungarico di Bologna pubblicò un opuscolo in versi in lingua italiana contenente episodi di vita di San Ladislao, re d'Ungheria. In un certo senso si trattava di un prodotto di collaborazione culturale presentato da Baltazar Adam Krčelić, allievo del collegio, futuro canonico di Zagabria e famoso storico, e dal poeta bolognese Antonio Zaniboni, fondatore dell'Accademia de' Nascosti. L'edizione era adornata con un'incisione dell'artista bolognese Sante Manelli, che rappresentava il santo sovrano a cavallo, in atto di percuotere una roccia con la sua lancia, facendo miracolosamente sgorgare una sorgente nascosta. La soluzione iconografica, così come la composizione dell'incisione di Manelli, mostrano interessanti collegamenti con numerosi esempi dell'Europa centrale, confermando il ruolo di mediatore culturale rivestito dal Collegio bolognese.