Venetian painters and Dalmatian Patrons: Minor Masters in the Scuola di San Giorgio degli Schiavoni between Collective and Individual
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- Venice, Scuola Dalmata dei SS. Giorgio e Trifone (Italiano)
- Venice, Scuola Dalmata dei SS. Giorgio e Trifone, view of the sala superiore (Italiano)
- Venice, Scuola Dalmata dei SS. Giorgio e Trifone, view of the sala superiore (Italiano)
- Venice, Scuola Dalmata dei SS. Giorgio e Trifone, view of the sala superiore (Italiano)
- Unknown painter, Madonna and Child with St Christopher and a confraternity member, detail with portrait of Nicolò de Dominis and view of Rab, Venice, Scuola Dalmata dei SS. Giorgio e Trifone (Italiano)
- Coat of arms of the De Dominis family, Šibenik, Gogala Palace (Italiano)
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DOI:
https://doi.org/10.13138/2039-2362/1847Abstract
The decoration of the sala superiore of the Scuola dei SS. Giorgio e Trifone, executed throughout the final decades of the 16th and the first half of the 17th century, coincided with a period of economic prosperity of the Dalmatian confraternity. The decorative programme of the sala superiore, considered in the light of the scuola’s status of a “small” confraternity (scuola piccola), reflects not only collective aspirations of the Dalmatian community within the vibrant Venetian society, but also individual desires of its members to leave a permanent mark in the history of their confraternity. Subject matter of canvases adorning the sala superiore reveal an eagerness to provide an unambiguous visual connection with the confraternity members’ Dalmatian origin, but their stylistic features remain strongly linked to the Venetian painterly tradition of the 16th and early 17th century.
La decorazione della sala superiore della Scuola dei SS. Giorgio e Trifone, eseguita fra gli ultimi decenni del XVI e la prima metà del XVII secolo, coincise con un periodo di prosperità economica della confraternita dalmata. Il programma decorativo della sala superiore, considerato alla luce dello status di scuola "piccola" della confraternita, riflette non solo le aspirazioni collettive della comunità dalmata all'interno della vivace società veneziana, ma anche le aspirazioni individuali dei suoi membri di lasciare un segno permanente nella storia della confraternita. I soggetti delle tele che ornano la sala superiore rivelano l'intento di istituire un inequivocabile collegamento visivo con l'origine dalmata dei membri della confraternita, mentre i loro tratti stilistici rimangono fortemente legati alla tradizione pittorica veneziana del XVI e dell'inizio del XVII secolo.
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