La Dormitio Virginis in Catalogna e una tavola di Antonio da Fabriano / The Dormitio Virginis in Catalonia and a painting by Antonio da Fabriano
Downloads
Additional Files
Pubblicato
Fascicolo
Sezione
Licenza
La licenza adottata è la Creative Commons - Attribuzione/Condividi allo stesso modo. Ovvero, gli autori che pubblicano su questa rivista accettano le seguenti condizioni:
- Gli autori mantengono i diritti sulla loro opera e cedono alla rivista il diritto di prima pubblicazione dell'opera, contemporaneamente licenziata sotto una Licenza Creative Commons - Attribuzione che permette ad altri di condividere l'opera indicando la paternità intellettuale e la prima pubblicazione su questa rivista.
- Gli autori possono aderire ad altri accordi di licenza non esclusiva per la distribuzione della versione dell'opera pubblicata (es. depositarla in un archivio istituzionale o pubblicarla in una monografia), a patto di indicare che la prima pubblicazione è avvenuta su questa rivista.
- Gli autori possono diffondere la loro opera online (es. in repository istituzionali o nel loro sito web) prima e durante il processo di submission, poiché può portare a scambi produttivi e aumentare le citazioni dell'opera pubblicata.
DOI:
https://doi.org/10.13138/2039-2362/808Abstract
Il pittore Antonio di Agostino è documentato a Fabriano tra 1451 e 1489. I documenti sembrano suggerire che la sua attività fu circoscritta alla città natale. La Dormitio Virginis della Pinacoteca civica "B. Molajoli" di fabriano sconfessa però questa dimensione puramente locale. Il pittore si è infatti servito di un modello estraneo alla tradizione artistica italiana della metà del Quattrocento. Zeri riteneva che l’opera ripetesse un “modulo frequente nei retablos spagnoli”. Questa ipotesi, accantonata dalla critica più recente, trae ora invece nuova forza da un’accurata analisi della fortuna del tema della Dormitio Virginis nella pittura spagnola tra XIV e XV secolo: la tavola fabrianese si ispira a una tradizione iconografica e compositiva che ha avuto un solido sviluppo in Catalogna. L’idea che la cultura di Antonio da Fabriano partecipi della “koiné” artistica mediterranea, incontro di cultura fiamminga e valenciano-catalana, è confermata anche dal discusso San Girolamo di Baltimora e da un documento che sembrerebbe alludere ad un viaggio del pittore da Genova verso Sud.
Thanks to several documents we know that between 1451 and 1489 the painter Antonio di Agostino was in Fabriano, where he seems to have lived and worked for his entire life. However, the Dormitio Virginis owned by the Pinacoteca Civica "B. Molajoli" of Fabriano tells us something different about his artistic culture: the painter was inspired by a model alien to Italian painting in the middle of the fifteenth century. Zeri argued that the painting recalls a representation that is usual in the Spanish retablos. This idea has been recently rejected by scholars, but it is now supported by a new analysis of the spread of the representation of the Dormitio Virginis in Spanish painting in the fourteenth and fifteenth centuries: Antonio’s painting is strictly related to a traditional Catalan iconography. The culture of Antonio da Fabriano is connected to the artistic Mediterranean koiné characterized by Flemish, Catalan and Valencian influences. This relationship is confirmed by the debated Saint Jerome in Baltimore and by a document that alludes to the painter’s voyage south from Genoa.
Riferimenti bibliografici
Ainsworth M.W., Martens M.P.J. (1994), Petrus Christus Renaissance Master of Bruges, catalogo della mostra (New York, The Metropolitan Museum of Art, 14 aprile − 31 luglio 1994), New York: Metropolitan Museum of Art.
Alcoy i Pedrós R. (2005a), Ferrer Bassa, un creador d’estil, in Pladevall i Font 2005a, pp. 147-170.
Alcoy i Pedrós R. (2005b), La plenitud de Jaume Serra, in Pladevall i Font 2005a, pp. 272-277.
Alcoy i Pedrós R. (2005c), Pere de Valldebriga o el pintor dels àngels, in Pladevall i Font 2005a, pp. 296-304.
Algeri G. (1991), 1440-1460: la Liguria, il mondo fiammingo e la “cultura mediterranea”,in G. Algeri, A. De Floriani, La pittura in Liguria. Il Quattrocento, Genova: Tormena, pp. 161-224.
Aliaga Morell J. (1996), Els Peris i la pintura valenciana medieval, Valencia: Edicions Alfons el Magnà nim.
Alizeri F. (1870), Notizie dei professori di disegno in Liguria dalle origini al secolo XVI, 6 voll. (1870-1880), Genova: Sambolino.
Bellocchi L. (2012), L’evoluzione del tema iconografico della Dormitio Virginis in ambito italiano, «Annales. Ser.hist.sociol.», 22, 1, pp. 65-76.
Benito Doménech F. (1996), Cinco siglos de Pintura Valenciana. Obras del Museo de Bellas Artes deValencia, catalogo della mostra (Madrid, Fundación Central Hispano, ottobre-dicembre 1996), Madrid: Fundació n Central Hispano.
Benito Doménech F., Gómez Frechina J. (2009), La Edad de Oro del Arte Valenciano. Rememoración de un centenario, catalogo della mostra (Valencia, Museo de Bellas Artes, 1 febbraio − 27 aprile 2009), Valencia: Generalitat Valenciana.
Berg Sobrè J. (1989), Behind the altar table. The Development of the painted retable in Spain 1350-1550, Columbia: University of Missouri Press.
Berg Sobrè J. (1998), Bartolomé de Cárdenas “El Bermejo”. Pintor errante en la Corona de Aragón, San Francisco : International Scholars Publications.
Berg Sobrè J. (2003), Sobre Bartolomé Bermejo, in Ruiz i Quesada 2003a, pp. 19-27.
Boccardo P., Di Fabio C., a cura di (1997), Pittura fiamminga in Liguria: secoli XIV-XVII, Cinisello Balsamo: Silvana Editoriale.
Bologna F. (1997), Napoli e le rotte mediterranee della pittura da Alfonso il Magnanimo a Ferdinando i lCattolico, Napoli: Società Napoletana di Storia Patria.
Bologna F., De Melis F. (2013), Antonello da Messina, catalogo della mostra (Rovereto, MART, 5 ottobre 2013 − 12 gennaio 2014), Milano: Electa.
Borchert T.H. (2002), The age of van Eyck.The Mediterranean World and Early Netherlandish Painting, catalogo della mostra (Bruges, Groeningen Museum, 15 marzo − 30 giugno 2002), London: Thames & Hudson.
Borchert T.H. (2010), Van Eyck to Dürer: early Netherlandish painting and central Europe, catalogo della mostra (Bruges, Groeningemuseum, 29 ottobre 2010 − 30 gennaio 2011), Warnsfeld: Lannoo.
Campbell A. (2005), A Spectacular celebration of the Assumption in Siena, «Renaissance Quarterly», 58, 2, pp. 435-463.
Caporaletti S. (2010-2011, stampa 2012), Accenti fiamminghi in Antonio da Fabriano: riscontri documentari e ipotesi, «Notizie da Palazzo Albani», XXXIX, pp. 41-56.
Caporaletti S. (2013),Giovanni Boccati e Antonio da Fabriano: un contributo allo studio dei rapporti Italia-Fiandra alla metà del Quattrocento, tesi di dottorato, Università degli Studi di Padova, Scuola di Dottorato in Storia e Critica dei Beni Artistici, Musicali e dello Spettacolo, relatore prof. M. Pietrogiovanna.
Cavelli Traverso C., a cura di (2003), Primitivi fiamminghi in Liguria, Recco: Le Mani. Ceriana M., Christiansen K., Daffra E., De Marchi A. (2004), Fra Carnevale. Un artista rinascimentale da Filippo Lippi a Piero della Francesca,catalogo della mostra (Milano, Pinacoteca di Brera, 13 ottobre 2004 − 9 gennaio 2005; New York, The Metropolitan Museum of Art, 1 febbraio − 1 maggio 2005), Milano: Olivares.
Challéat C. (2012), Dalle Fiandre a Napoli. Committenza artistica, politica, diplomazia al tempo di Alfonso il Magnanimo e Filippo il Buono, Roma: L’Erma di Bretschneider.
Cleri B. (1997), Antonio da Fabriano: eccentrico protagonista nel panorama artistico del Quattrocento marchigiano, Cinisello Balsamo: Silvana Editoriale.
Company i Clement X., Vilalta M.J., Puig Sanchis I., a cura di (2010), El rol del lo hispano en la pintura mediterránea de los siglos XV y XVI, Lleida: Garsineu.
Company X., Franco B., Puig Sanchis I., Aliaga J., Rusconi S. (2012), Una Flagelación de Joan Reixach de Colleción particolar, nuevos documentos y consideraciones sobre el binomio Jacomart-Reixach, «Archivo Español de Arte», LXXXV, 340, pp. 363-373.
Cornudella R. (2012), Cataluña 1400: el gótico Internacional,vcatalogo della mostra (Barcellona, Museo Nacional d’art de Catalunya, 20 marzo − 15 luglio 2012), Barcellona: MNAC.
Corti F. (1995), En torno al Maestro de Cervera, «Boletín del Seminario de Estudios de Arte y Arqueología, Universidad de Valladolid», 61, pp. 291-298.
Del Carmen Garrido M., Cabrera J.M. (1982), El dibujo subyacente y otros aspectos tecnico de las tablas de Sopetran, «Boletin del Museo del Prado», 3, pp. 15-31.
Del Carmen Lacarra Ducay M. (2004) Blasco de Grañén, pintor de retablos (1422-1459), Zaragoza: Institució n Fernando el Católico.
Del Carmen Lacarra Ducay M. (2005), L’obra i la influència de Jaume Serra a Aragó, in Pladevall i Font 2005a, pp. 278-283.
De Marchi A. (1994), Diversità di Antonio da Fabriano, in Un testamento pittorico di fine ’400. Gli affreschi restaurati di Antonio da Fabriano in San Domenico, Fabriano: Banca Toscana, pp. 9-16.
De Marchi A., a cura di (2002), Pittori a Camerino nel Quattrocento, Milano: Motta.
De Marchi A. (2003, stampa 2004), Da Bartolomeo di Tommaso al Maestro di Staffolo, «Nuovi Studi», VIII, n. 10, pp. 13-23.
De Marchi A. (2012), La pala d’altare: dal polittico alla pala quadra, Università degli Studi di Firenze. Storia dell’arte medievale: dispense del corso tenuto nell’a.a. 2011-2012, Firenze: Art e Libri.
Delpriori A. (2008), Appunti sul Quattrocento fabrianese: gli affreschi di Valdicastro, in Intorno a Gentile da Fabriano: nuovi studi sulla pittura tardogotica, a cura di A. De Marchi, Livorno: Sillabe, pp. 99-114.
Díez R.A., Garín Llombart F.V. (1973), El siglo XV valenciano, catalogo della mostra (Valencia, Museo de Bellas Artes, maggio-giugno 1973), Valencia: Comisaría General de Exposiciones, Dirección General de Bellas Artes, Ministerio de Educación y Ciencia.
Falomir Faus M. (1994), A próposito del Calvario di Rodrigo de Osona, «Archivo español de arte», 67, 265, pp. 73-79.
Felicetti S. (1998), Regesti documentari (1299-1499), documenti per la storia dell’arte medievale a Fabriano e nel suo contado, in Il Maestro di Campodonico. Rapporti artistici tra Umbria e Marche nel Trecento, a cura di F. Marcelli, Fabriano: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana, pp. 214-227.
Frechina J.G. (2007), La estética flamenca en la pintura valencina: testimonios, infuencias y protagonistas, in La impronta fiorentina e flamenca en Valencia. Pintura de los siglos XIV-XVI, catalogo della mostra a cura di F. B. Doménech, J. G. Frechina (Firenze, Palazzo Medici Riccardi 3 marzo − 24 aprile 2007), Valencia: Generalitat Valenciana, pp. 381-405.
Freixas Camps P. (2005), Els obradors del nord-est de Catalunya, inPladevall i Font 2005a, pp. 110-114.
Galassi M.C. (2006), Pittura fiamminga per i genovesi, (secoli XV e XVI), in Genova e l’Europa atlantica: opere, artisti, committenti, collezionisti, a cura di P. Boccardo, C. Di Fabio, Cinisello Balsamo: Silvana Editoriale, pp. 83-109.
Gudiol Ricart J., Alcolea i Blanch S. (1987), Pintura gòtica catalana, Barcellona: Poligrafa.
Hall E. (1998), The Detroit Saint Jerome in search of its painter, «Bulletin of the Detroit Institute of Art », 72/2, pp. 10-37.
Hansen M.S., Spicer J.A., a cura di (2005), Masterpieces of Italian Painting. The Walters Art Museum, London: Giles.
Haraszti-Takacs M. (1972), Oeuvres de maîtres espagnols du XV siècle en Hongrie, «Bulletin du Musée Hongrois des Beaux-Arts», 13, pp. 23-56.
Jardí E. (1993), Jaume Huguet: 500 anys, catalogo della mostra (Museu de Valls, 1992) e atti delle giornatedi studio (Valls, 16-18 dicembre 1992), Valls: Generalitat de Catalunya.
Lafuente Ferrari E. (1929), Las tablas de Sopetran, «Boletin de la sociedad española de Excursiones», 37, pp. 89-111.
Laureati L., Mochi Onori L., a cura di (2006), Gentile da Fabriano e l’altro Rinascimento, catalogo della mostra (Fabriano, Spedale di Santa Maria del Buon Gesù, 21 aprile − 23 luglio 2006), Milano: Electa.
Lehrs M., Hyatt Mayor A. (1969), Late gothic engravings of Germany and the Netherlands, New York: Dover Publications.
Leone de Castris P.L. (1997), Quattrocento aragonese. La pittura a Napoli al tempo di Alfonso e Ferrante d’Aragona, catalogo della mostra (Napoli, Castel Nuovo, 18 settembre − 18 novembre 1997), Napoli: Electa. Manote i Clivilles
M.R. (1999), Bagliori del Medioevo. Arte romanica e gotica dal Museo Nacional d’Art de Catalunya, catalogo della mostra (Roma, Fondazione Memmo, 30 ottobre 1999 – 28 febbraio 2000), Milano: Leonardo Arte. Manns F. (1989),
Le récit de la Dormition de Marie (Vatican grec 1982). Contribution à l’étude des origines de l’exégèse chrétienne, Jerusalem: Franciscan Printing Press.
Marcelli F. (1997), Note biografiche e committenza, in Cleri 1997, pp. 31-47.
Marcelli F. (1998), La sacrestia di San Domenico, in Il Maestro di Campodonico. Rapporti artistici traUmbria e Marche nel Trecento, a cura di F. Marcelli, Fabriano: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana, pp. 194-208.
Marcoaldi O. (1862), Quadridella Pinacoteca Fabrianese. Cenni descrittivi, Fabriano: G. Crocetti.Marcoaldi O. (1873), Guida e statistica di Fabriano, Fabriano: G. Crocetti.
Meijer B.W.(2008), Firenze e gli antichi Paesi Bassi. 1430-1530. Dialoghi tra artisti: da Jan van Eyck a Ghirlandaio, da Memling a Raffaello, catalogo della mostra (Firenze, Palazzo Pitti Galleria Palatina, 20 giugno − 26 ottobre 2008), Livorno: Sillabe.
Mimouni S. C. (1995), Dormition et Assomption de Marie. Histoire des Traditions Anciennes, Paris: Beauchesne.
Mimouni S. C. (2011), Les traditions anciennes sur la Dormition et l’Assomption de Marie. Etudes littéraires, historique et doctrinales, Leiden-Boston: Brill.
Natale M. (2010), El Renacimiento Mediterráneo, Viajes de artistas e itinerarios de obras entre Italia, Francia y España en el siglo XV, catalogo della mostra (Madrid, Museo Thyssen-Bornemisza, 31 gennaio – 6 maggio 2001, Valencia, Museu de Belles Arts de Valencia, 18 maggio – 2 settembre 2001), Madrid: Fundació n Colección Thyssen Bornemisza.
Olgiati G. (2011), Genova, porta del mondo. La città medievale e i suoi habitatores, catalogo della mostra documentaria (Genova, Archivio di Stato, 16 giugno – 15 settembre 2011), Genova: Brigati.
Parma E. (2002), Genoa, Gateway to the South, in Borchert2002, pp. 95-106.
Pasqualetti C. (2010, stampa 2012), Ego Nardus magistri Sabini de Teramo: sull’identità del Maestro di Beffie sulla formazione sulmonese di Nicola da Guardialegre, «Prospettiva», 139-140, pp. 4-34.
Péman C. (1930), Sobre las tablas de Sopetran, in «Boletin de la sociedad española de Excursiones», 38, pp. 128-130.
Pérez Sanchez A.E. (1993), Obras maestra restauradas, Barnaba de Módena, polípticos de la Virgen de la Leche y de Santa Lucía, Catedral de Murcia; Rodrigo de Osona, retablo del Calvario, Iglesia de San Nicolás, Valencia, catalogo della mostra (Madrid, Museo del Prado, 5 ottobre − 7 novembre 1993), Madrid: Fundación Argentaria.
Petti Balbi G. (1991), Una città e il suo mare: Genova nel Medioevo, Bologna: Ed. Clueb.
Pladevall i Font A., a cura di (2005a), L’art gotic a Catalunya.Pintura, 3 voll. (2005-2006), Barcellona: Enciclopidia Catalana, I. De l’inici a l’italianisme.
Pladevall i Font A. (2005b), Del frontal al retaule, in Pladevall i Font 2005a, pp. 28-30.
Post Ch.R. (1938), A history of Spanish painting, VII. The Catalan school in the late middle ages, Cambridge (Mass.): Harvard University Press.
Puig Sanchis I. (1998), Los Ferrers, una familla de pintores leridanos vinculados con la Seu Vella de Lleida, in La pintura gòtica dels Ferrers i altres aspects (in)coneguts al voltant de la Seu Vella de Lleida, s. XIII-XVIII, a cura di X. Company, I. Puig Sanchis, Lleida: Amics de la Seu Vella, pp. 65-248.
Puig Sanchis I. (2000), La Dormició de la Mare de Déu del Museo Nacional d’Art de Catalunya. Noves consideracions a l’obra del pintor Pere Garcia de Benavarri, «Bulletín de la Reial Acadèmia Catalana de Belles Arts de Sant Jordi», 14, pp. 263-272.
Puig Sanchis I. (2005), Jaume Ferrer II pintor de la Paeria de Lleida, Lleida: Pagès Editor.
Puig Sanchis I. (2010), Jaume Ferrer II: los dibujos subyacebtes del reablo de la Paeria di Lleida, in Company i Clement, Vilalta, Puig Sanchis 2010, pp. 88-135.
Réau L. (1957), Iconographie de l’art chrétien, 2.2, Iconographie de la Bible. Nouveau Testament, Paris: Presses Universitaires de France.
Reynaud N. (1989), Barthélemy d’Eyck avant 1450, «Revue de l’art», 84, pp. 22-43.
Ricci A. (1834), Memorie storiche delle arti e degli artisti nella Marca di Ancona, 2 voll., Macerata: Alessandro Mancini.
Ruiz i Quesada F.(2003a), La pintura gotica hispanoflamenca: Bartolomé Bermejo i la seva època, catalogo della mostra (Barcellona, Museo Nacional d’Art de Catalunya, 26 febbraio – 11 maggio 2003; Bilbao, Museo de Bellas Artes, 9 giugno – 31 agosto), Barcelona: MNAC; Bilbao: Museo de Bellas Artes de Bilbao.
Ruiz i Quesada F. (2003b), Dalmau, Huguet I Bermejo, tres grans mestres que illuminen el darer gòtic catala, in Ruiz i Quesada 2003a, pp. 49-61.
Schmidt V.M. (1991), Assunzione, in Enciclopedia dell’arte medievale, II, Roma: Istituto della Enciclopedia Italiana, pp. 654-658.
Schmidt V. (2002), The lunette-shaped Panel and some characteristics of Panel Painting, in Italian panel painting of the Duecento and Trecento, atti del convegno (Firenze, 5-6 giugno 1998, Washington 16 ottobre 1998) a cura di V. Schmidt, Washington: National Gallery of Art; New Haven: Yale University Press distributor (Studies in the History of Art, 61), pp. 395-425.
Semoglu A. (2003), Le voyage outre-tombe de la Vierge dans l’art byzantin: de la descente aux enfers à la montée au ciel, Thessalonikē: Kentro Byzantinōn Ereunōn.
Shoemaker S.J. (2002), Ancient traditions of the Virgin Mary’s Dormition and Assumption, Oxford: Oxford University Press.
Sterling Ch. (1973), Pour Jean Changenet et Juan de Nalda, «L’Oeil», 217/218, pp. 4-19.
Valenti D. (2012), Le immagini multiple dell’altare: dagli antependia ai polittici. Tipologie compositive dall’Alto Medioevo all’età gotica, Padova: Il Poligrafo.
Velasco Gonzàles A. (2005/2006, stampa 2007), Revisant Pere Garcia de Benavarri. Noves precisions a l’etapa saragossana,«Locus Amenus», 8, pp. 81-103.
Velasco Gonzàles A.(2012), Fragments d’un passat. Pere Garcia de Benavarri i el retaule de l’església de Sant Joan de Lleida, Lleida: Edicions de la Universitat de Lleida.
Virdis Limentani C. (2001), Dipinti quattrocenteschi catalani in una collezione privata veronese: aggiunte a Jaume Ferrer II e al suo atelier, «Verona Illustrata», 14, pp. 21-30.
Yarza Luaces J. (1995), La pittura spagnola del Medioevo: il mondo gotica, in La pittura in Europa.La pittura spagnola, I, a cura di A.É. Pérez Sanchez, Milano: Electa, pp. 71-183.
Zeri F. (1948), Giovanni Antonio da Pesaro, «Proporzioni», II, pp. 164-167; riedito in Zeri 1992, pp. 105-108.
Zeri F. (1961), Antonio di Agostino di ser Giovanni detto Antonio da Fabriano, in Dizionario biografico degli Italiani, III, Roma: Istituto dell’Enciclopedia Italiana, pp. 534-535, riedito in Zeri1992, pp. 117-118.
Zeri F. (1976), Italian painting in the Walters Art Gallery,2 voll., Baltimore: The Walters Art Gallery.
Zeri F. (1992), Giorno per Giorno nella pittura. Scritti sull’arte dell’Italia centrale e meridionale dal Trecento al primo Cinquecento, Torino: Einaudi.
