Verona/Milano, andata e ritorno. Appunti sulla presenza dei pittori veronesi a Milano nel XIX secolo / Verona/Milano, there and back. Notes on Verona’s painters in Milan in the 19th Century
Downloads
Pubblicato
Fascicolo
Sezione
Licenza
La licenza adottata è la Creative Commons - Attribuzione/Condividi allo stesso modo. Ovvero, gli autori che pubblicano su questa rivista accettano le seguenti condizioni:
- Gli autori mantengono i diritti sulla loro opera e cedono alla rivista il diritto di prima pubblicazione dell'opera, contemporaneamente licenziata sotto una Licenza Creative Commons - Attribuzione che permette ad altri di condividere l'opera indicando la paternità intellettuale e la prima pubblicazione su questa rivista.
- Gli autori possono aderire ad altri accordi di licenza non esclusiva per la distribuzione della versione dell'opera pubblicata (es. depositarla in un archivio istituzionale o pubblicarla in una monografia), a patto di indicare che la prima pubblicazione è avvenuta su questa rivista.
- Gli autori possono diffondere la loro opera online (es. in repository istituzionali o nel loro sito web) prima e durante il processo di submission, poiché può portare a scambi produttivi e aumentare le citazioni dell'opera pubblicata.
DOI:
https://doi.org/10.13138/2039-2362/741Abstract
Lo studio intende illustrare (quando possibile anche attraverso le testimonianze scritte degli artisti) le vicende dei pittori veronesi che, nel secolo XIX, cercano e in molti casi trovano fortuna a Milano, il centro artistico più aggiornato e vivace di tutto il Nord Italia, rinomato soprattutto per la sua Accademia e le frequentatissime esposizioni. Questa “migrazione” si verifica perché Verona, durante il periodo della dominazione asburgica (1815 – 1866), diviene il perno del sistema militare del regno Lombardo-Veneto e, conseguentemente, il suo sviluppo è subordinato alle necessità delle numerose compagnie militari che stazionano o transitano sul suo territorio. Si incrementano quindi l’edilizia militare, i mezzi di comunicazione per collegamenti di lunga distanza, ma non lo sviluppo urbanistico della città e la nascita di piccole industrie e commerci che possano favorire la popolazione civile. In questa situazione anche il mercato dell’arte languisce, sia per la carenza di committenti pubblici e privati, sia per le poche occasioni di promozione che si organizzano in questi difficili anni. A ciò si aggiunga che anche l’Accademia cittadina vive un momento di stagnazione, dovuta in parte agli obsoleti metodi di insegnamento e in parte alla mancanza di fondi, che causano un tale abbassamento di qualità nell’insegnamento per cui gli artisti qui formati si rivelano impreparati a competere con i colleghi provenienti da altre realtà del paese. Dopo L’Unità d’Italia e, soprattutto, dopo la riforma dell’Accademia veronese (1873), i rapporti tra Verona e Milano, invece, si fanno più complessi: non sono più solamente i pittori veronesi a recarsi nel capoluogo lombardo per studiare e per esporre, ma anche gli autori lombardi non disdegnano le manifestazioni della città veneta e addirittura ambiscono a ottenere e di fatto, spesso, ottengono, la direzione dell’Accademia scaligera. Si deve infine notare che il legame tra le due città ha delle ripercussioni anche sul linguaggio artistico dei veronesi, il quale si differenzia dalla restante arte veneta – in massima parte influenzata dalla tradizione veneziana – proprio per una certa affinità con la pittura lombarda.
The study aims to illustrate (when it is possible also through artists’ writings) the stories of the Verona’s painters who, in the nineteenth century, seek their fortune in Milan, which was the most updated artistic center in North Italy, especially beaucase of its Academy and its frequented exhibitions. This "migration" occurs because, during the Hapsburg’s rule (1815 - 1866), Verona becomes the pivot of the military system of the Regno Lombardo - Veneto and, consequently, the development of the city is subordinated to the needs of the military companies that stay or transit through its territory. Therefore military buildings and the means for long distance communications are increased, but the development of the city and the creation of small industries and businesses, that can help Verona’s people, are disregarded. In this situation, the art market is slack, both for the lack of public and private buyers, and for the few exhibitions organized during these difficult years. Also the Verona’s Academy experiences hard tiemes, due to outdated teaching methods and to the lack of money: in this situation the quality of teaching gets worse, so the artists, who have studied at this school, are unprepared to compete with painters coming from other italian Academies. After the unification of Italy and especially after the reform of the School of fine art of Verona (1873), the relationship between Verona and Milan becomes more complex: not only Verona’s painters go to Milan for studing and exhibiting their works of art, but also the authors from Lombardia do not disdain the shows of the Venetian city and even they aim at the direction of Verona’s Academy. Finally, it should be noted that the link between the two cities has an impact also on the artistic language of Verona’s painters, which is very different from the rest of Venetian art - largely influenced by the Academy of Venice - just for a certain affinity with the painting of Milan’s school.
Riferimenti bibliografici
Arich D., Tommasi A.C. (2002), Angelo Dall’Oca Bianca, Verona: Banco Popolare di Verona e Novara.
Bassi-Rathgeb R. (1945), Il pittore Giuseppe Canella (1788-1847), Bergamo: Edizioni Orobiche.
Boschini I. (2007), Giorgio Belloni (1861-1944). Un pittore lombardo a Verona, «Verona Illustrata», 20, pp. 151-158.
Casotto E. (2001), Il verismo pittorico, in L’Ottocento a Verona, a cura di S. Marinelli, Cinisello Balsamo: Silvana Editoriale, pp. 311-341.
Casotto E. (2002), «Caro Vittore»: lettere inedite di Angelo Dall’Oca Bianca a Vittore Grubicy de Dragon, «Verona Illustrata», 15, pp. 155-164.
Casotto E. (2003), Navarra Gerolamo, in La pittura nel Veneto. L’Ottocento, a cura di G. Pavanello, Milano: Electa, v. II, p. 774.
Casotto E. (2005-2006), Vincenzo De Stefani (1859-1937). La ricerca della modernità, tesi di dottorato, Università Ca’ Foscari Venezia, Dottorato di ricerca in Storia Antica, Archeologia, Storia dell’Arte, tutor prof. S. Marinelli.
Casotto E. (2006a), Angelo Dall’Oca Bianca. Le tre Grazie, in Arnaldo Ferraguti 1862-1925. Tra pittura e letteratura alla fine di un secolo, catalogo della mostra (Verbania-Pallanza, Museo del paesaggio, 30 settembre – 30 novembre 2006) a cura di S. Rebora, Cinisello Balsamo: Silvana Editoriale, pp. 154-155.
Casotto E. (2006b), Luigi Sorio e Gerolamo Navarra, due pittori veronesi a Trieste nella seconda metà del XIX secolo, in Artisti in viaggio 1750-1900. Presenze forestein Friuli Venezia Giulia, Atti del convegno (Udine, Palazzo Antonini, 20-21-22 ottobre 2005) a cura di M.P. Frattolin, Venezia: Cafoscarina, pp. 157-172.
Casotto E. (2006c), Vittorio Avanzi, Verona: Banco Popolare di Verona e Novara.
Casotto E. (2008), Pittori ebrei in Italia 1800-1938, Verona: Colpo di fulmine edizioni.
Casotto E. (2012), Angelo Dall’Oca Bianca. Una biografia, in Angelo Dall’Oca Bianca e l’universo femminile. La pelle della pittura, catalogo della mostra (Verona, Casa di Giulietta, 30 novembre 2012 − 10 marzo 2013) a cura di P. Nuzzo, Cinisello Balsamo: Silvana Editoriale, pp. 51-56.
Casotto E. (in corso di stampa), Vincenzo De Stefani (1859-1937), «il nostro pittore concittadino che vive a Venezia», «Verona Illustrata», 27.
Castiglioni G. (2004), Realismo e verità in un dipinto giovanile di Ercole Calvi, «Verona Illustrata», 17, pp. 143-146.
Chiappa B. (1986), Francesco Danieli, in La pittura a Verona dal primo Ottocento a metà Novecento, a cura di P. Brugnoli, Verona: Banca Popolare di Verona, vol. I, pp. 250-252.
Del Negro P. (1989), Verona nel sistema imperiale asburgico, in Il Veneto e l’Austria. Vita e cultura artistica nelle città venete 1814-1866, catalogo della mostra (Verona, Palazzo della Gran Guardia, 30 giugno − 29 ottobre 1989) a cura di S. Marinelli, G. Mazzariol, F. Mazzocca, Milano: Electa, pp. 17-20.
Fasanari R. (1958), Il Risorgimento a Verona 1797-1866, Verona: Banca Mutua Popolare (ristampa 2011, Roma: Edicred).
Ferrari R. (2008a), Gli acquirenti alle Esposizioni: contributi per un repertorio del collezionismo lombardo, in “Vado a Brera”. Artisti, opere, generi, acquirenti nelle Esposizioni dell’800 dell’Accademia di Brera, a cura di R. Ferrari, Brescia: Ar&f, pp. 161-196.
Ferrari R. (2008b), Lineamenti di storia dell’Accademia di Brera, in “Vado a Brera”. Artisti, opere, generi, acquirenti nelle Esposizioni dell’800 dell’Accademia di Brera, a cura di R. Ferrari, Brescia: Ar&f, pp. 20-79.
Ferrari S. (2006a), La diffusione della pittura tedesca di paesaggio nel Lombardo-Veneto e in Trentino alla metà dell’800, in R. Ferrari, Giovanni Battista Ferrari (1829-1906). I luoghi della pittura, catalogo della mostra (Brescia, Grande Miglio in Castello, 22 aprile − 24 giugno 2006), Brescia: Ar&f, pp. 71-93.
Ferrari S. (2006b), Paesaggisti tedeschi a Milano, Venezia e Verona a metà Ottocento, in R. Ferrari, I luoghi della pittura. I paesaggi di lago nell’800, catalogo della mostra (Desenzano del Garda, Galleria civica di Palazzo Todeschini, 14 ottobre – 10 dicembre 2006), Brescia: Ar&f, pp. 20-29.
Franzoni L. (1986), Vittorio Avanzi, in La pittura a Verona dal primo Ottocento a metà Novecento, a cura di P. Brugnoli, Verona: Banca Popolare di Verona, vol. I, pp. 242-247.
Gattoli C. (2006), Via Cappello a San Sebastiano (scheda), in La collezione d’arte della Fondazione Cariverona, a cura di S. Marinelli, Verona: Fondazione della Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona, pp. 80-81.
Gattoli C. (2007), Ercole Calvi, Verona: Banco Popolare – Gruppo Bancario.
Ginex G., Rebora S. (1999), Imprenditori & cultura. Raccolte d’arte in Lombardia 1829-1926, Milano: Mediocredito Lombardo.
Ievolella L. (2001), La pittura di figura e storia, in L’Ottocento a Verona, a cura di S. Marinelli, Cinisello Balsamo: Silvana Editoriale, pp. 115-145.
Ievolella L. (2003a), Avanzi Vittorio, in La pittura nel Veneto. L’Ottocento, a cura di G. Pavanello, Milano: Electa, vol. II, pp. 633-634.
Ievolella L. (2003b), Calvi Ercole, in La pittura nel Veneto. L’Ottocento, a cura di G. Pavanello, Milano: Electa, vol. II, pp. 672-673.
Ievolella L. (2003c), Dall’Oca Bianca Angelo, in La pittura nel Veneto. L’Ottocento, a cura di G. Pavanello, Milano: Electa, vol. II, pp. 703-704.
Ievolella L. (2003d), Danieli Francesco, in La pittura nel Veneto. L’Ottocento, a cura di G. Pavanello, Milano: Electa, vol. II, p. 706.
Ievolella L. (2003e), De Stefani Vincenzo, in La pittura nel Veneto. L’Ottocento, a cura di G. Pavanello, Milano: Electa, vol. II, pp. 715-716.
Ievolella L. (2003f), Ferrari Carlo, in La pittura nel Veneto. L’Ottocento, a cura di G. Pavanello, Milano: Electa, vol. II, pp. 725-726.
Ievolella L. (2003g), Fiamminghi Giacomo, in La pittura nel Veneto. L’Ottocento, a cura di G. Pavanello, Milano: Electa, vol. II, pp. 727-728.
Ievolella L. (2003h), Scattola Domenico, in La pittura nel Veneto. L’Ottocento, a cura di G. Pavanello, Milano: Electa, vol. II, pp. 813-814.
Ievolella L. (2003i), Sorio Luigi, in La pittura nel Veneto. L’Ottocento, a cura di G. Pavanello, Milano: Electa, vol. II, p. 825.
Ievolella L. (2003l), Zannoni Giuseppe, in La pittura nel Veneto. L’Ottocento, a cura di G. Pavanello, Milano: Electa, vol. II, pp. 848-849.
Lomartire F., Saracino M. (2002), Angelo Dall’Oca Bianca. Visioni multiple, catalogo della mostra (Verona, Galleria d’arte moderna di Palazzo Forti, 20 aprile – 1 settembre 2002), Milano: Electa.
Marchini G.P. (1986), L’Accademia di Pittura e Scultura di Verona, in La pittura a Verona dal primo Ottocento a metà Novecento, a cura di P. Brugnoli, Verona: Banca Popolare di Verona, vol. II, pp. 499-592.
Marinelli S. (1986), La pittura «italiana» a Verona (1797-1945), in La pittura a Verona dal primo Ottocento a metà Novecento, a cura di P. Brugnoli, Verona: Banca Popolare di Verona, vol. I, pp. 3-98.
Marinelli S. (1989), L’Arte in esilio, in Il Veneto e l’Austria. Vita e cultura artistica nelle città venete 1814-1866, catalogo della mostra (Verona, Palazzo della Gran Guardia, 30 giugno – 29 ottobre 1989), a cura di S. Marinelli, G. Mazzariol, F. Mazzocca, Milano: Electa, pp. 22-39.
Marinelli S. (2001a), Gli anni della riunificazione italiana, in L’Ottocento a Verona, a cura di S. Marinelli, Cinisello Balsamo: Silvana Editoriale, pp. 247-275.
Marinelli S. (2001b), Il regno italico e l’età austriaca, in L’Ottocento a Verona, a cura di S. Marinelli, Cinisello Balsamo: Silvana Editoriale, pp. 9-41.
Marini G. (2001), Da Pietro Ronzoni a Ercole Calvi: la pittura di paesaggio a Verona, in L’Ottocento a Verona, a cura di S. Marinelli, Cinisello Balsamo: Silvana Editoriale, pp. 79-113.
Marini G. (2005), Carlo Ferrari, Verona: Banco Popolare di Verona e Novara.
Montini D. (1911), Jacopo Tumicelli, miniatore e pittore veronese del secolo XVIII, «Madonna Verona. Bollettino del Museo Civico di Verona», n. 1, gennaio-marzo, pp. 1-13.
Pesci F. (1998), Giuseppe Canella, Verona: Banca Popolare di Verona – Banco S. Geminiano e S. Prospero.
Pesci F. (2001), Da Verona all’Europa. Giovanni, Giuseppe e Carlo Canella nella paesaggistica dell’Ottocento, in L’Ottocento a Verona, a cura di S. Marinelli, Cinisello Balsamo: Silvana Editoriale, pp. 43-77.
Pesci F. (2004), Aggiornamenti per Giuseppe Canella, “pittore di ricordo”, «Verona Illustrata», 17, pp. 115-123.
Perini L. (2003a), Canella Carlo, in La pittura nel Veneto. L’Ottocento, a cura di G. Pavanello, Milano: Electa, vol. II, pp. 673-674.
Perini L. (2003b), Canella Giuseppe, in La pittura nel Veneto. L’Ottocento, a cura di G. Pavanello, Milano: Electa, vol. II, pp. 675-677.
Petrucci C. (1986a), Gerolamo Navarra, in La pittura a Verona dal primo Ottocento a metà Novecento, a cura di P. Brugnoli, Verona: Banca Popolare di Verona, vol. I, pp. 252-253.
Petrucci C. (1986b), Giuseppe Ferrari, in La pittura a Verona dal primo Ottocento a metà Novecento, a cura di P. Brugnoli, Verona: Banca Popolare di Verona, vol. I, p. 228.
Piceni E. (1980), Giorgio Belloni, Busto Arsizio: Bramante.
Romin Meneghello L. (1986a), Carlo Canella, in La pittura a Verona dal primo Ottocento a metà Novecento, a cura di P. Brugnoli, Verona: Banca Popolare di Verona, vol. I, pp. 164-167.
Romin Meneghello L. (1986b), Ercole Calvi, in La pittura a Verona dal primo Ottocento a metà Novecento, a cura di P. Brugnoli, Verona: Banca Popolare di Verona, vol. I, pp. 210-214.
Romin Meneghello L. (1986c), Vincenzo De Stefani, in
La pittura a Verona dal primo Ottocento a metà Novecento, a cura di P. Brugnoli, Verona: Banca Popolare di Verona, vol. I, pp. 269-274.
Sagredo A. (1826), Del pittore Jacopo Tumicelli veronese. Cenni biografici di
Agostino Sagredo, Padova: pei tipi della Minerva.
Saracino M. (2003a), Bazzoli Umberto, in La pittura nel Veneto. L’Ottocento, a cura di G. Pavanello, Milano: Electa, vol. II, p. 639.
Saracino M. (2003b), Tumicelli Giacomo (Jacopo), in La pittura nel Veneto. L’Ottocento, a cura di G. Pavanello, Milano: Electa, vol. II, pp. 883-884.
Stringa N. (2004), Napoleone Nani, in Ottocento veneto. Il trionfo del colore, catalogo della mostra (Treviso, Casa dei Carraresi, 15 ottobre 2004 – 27 febbraio 2005), a cura di G. Pavanello, N. Stringa, Treviso: Canova, pp. 408-409.
Tessari U.G. (1986a), Angelo Dall’Oca Bianca, in La pittura a Verona dal primo Ottocento a metà Novecento, a cura di P. Brugnoli, Verona: Banca Popolare di Verona, vol. I, pp. 261-268.
Tessari U.G. (1986b), Carlo Ferrari (Ferrarin), in La pittura a Verona dal primo Ottocento a metà Novecento, a cura di P. Brugnoli, Verona: Banca Popolare di Verona, vol. I, pp. 185-189.
Tomezzoli A. (2002), Verona, in La pittura nel Veneto. L’Ottocento, a cura di G. Pavanello, Milano: Electa, vol. I, pp. 311-376.
Tommasi A.C. (1986a), Domenico Scattola, in La pittura a Verona dal primo
Ottocento a metà Novecento, a cura di P. Brugnoli, Verona: Banca Popolare di Verona, vol. I, pp. 191-195.
Tommasi A.C. (1986b), Giuseppe Zannoni, La pittura a Verona dal primo Ottocento a metà Novecento, a cura di P. Brugnoli, Verona: Banca Popolare di Verona, vol. I, pp. 239-242.
Tommasi A.C. (1986c), Jacopo Tumicelli, in La pittura a Verona dal primo Ottocento a metà Novecento, a cura di P. Brugnoli, Verona: Banca Popolare di Verona, vol. I, pp. 149-150.
Tommasi A.C. (1986d), Luigi Sorio, in La pittura a Verona dal primo Ottocento a metà Novecento, a cura di P. Brugnoli, Verona: Banca Popolare di Verona, vol. I, pp. 226-228.
Tommasi A.C. (1986e), Umberto Bazzoli, in La pittura a Verona dal primo Ottocento a metà Novecento, a cura di P. Brugnoli, Verona: Banca Popolare di Verona, vol. I, pp. 274-275.
Venturi F. (1986), Giacomo Fiamminghi, in La pittura a Verona dal primo Ottocento a metà Novecento, a cura di P. Brugnoli, Verona: Banca Popolare di Verona, vol. I, pp. 195-198.Verona e il suo territorio. Verona nell’Otto-Novecento (1988-2003), vol. VI, tt. I e II, Verona: Istituto per gli studi storici veronesi.