«Così la pittura sarebbe corpo della poesia e la poesia anima della pittura». La storiografia artistica femminile in Italia dalle origini alla Scuola di Bologna/"Thus painting would be the body of poetry and poetry the soul of painting." Women's artistic historiography in Italy from the origins to the School of Bologna
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DOI:
https://doi.org/10.13138/2039-2362/3110Abstract
Il pregiudizio storico sulla capacità del genere femminile di accedere alle professioni liberali, di esprimere giudizi e di elaborare teorie ha pesato a lungo nell’elaborazione di una storia dell’arte al femminile, che, per l’appunto, deve essere ancora in grande parte indagata.
A partire da fonti di primo ‘600, il contributo ricostruisce gli indizi più consistenti di una storiografia artistica al femminile, che dalla fine del XVIII secolo, quando nella letteratura odeporica si dà spazio alla descrizione di paesaggi, città e opere d’arte da parte di figure quali Elisabeth Vigée Le Brun o Madame De Staël, attraverso l’analisi dei testi di Matilde Serao, Anna Franchi, Maria Bellonci, arriva al fondamentale lavoro di Vera Fortunati. Raccogliendo l’eredità delle storiche americane Linda Nochlin e Ann Sutherland Harris, alla studiosa si deve infatti la fondazione del Centro di documentazione sulla storia delle donne artiste di Bologna, fondato nel 2007, che costituisce il più importante motore di conoscenza e divulgazione italiano relativo a questo specifico settore.
Historical prejudice about the ability of the female gender to enter liberal professions, make judgments and elaborate theories has long weighed in the elaboration of a feminine art history, which, indeed, has yet to be largely investigated.
Beginning with early 17th-century sources, the contribution reconstructs the most consistent clues of a feminine art historiography, which from the end of the 18th century, when odeporic literature gave space to the description of landscapes, cities and works of art by figures such as Elisabeth Vigée Le Brun or Madame De Staël, through the analysis of texts by Matilde Serao, Anna Franchi, and Maria Bellonci, arrives at the fundamental work of Vera Fortunati. Picking up the legacy of the American historians Linda Nochlin and Ann Sutherland Harris, the scholar is in fact credited with founding the Documentation Center on the History of Women Artists in Bologna, founded in 2007, which constitutes the most important Italian engine of knowledge and popularization related to this specific field.
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