Le stampe che copiano le stampe. Alcuni casi di studio / Prints copying prints. Some case studies.

Downloads

Pubblicato

2021-12-13

Fascicolo

Sezione

Saggi

DOI:

https://doi.org/10.13138/2039-2362/2738

Autori

  • Anna Cerboni Baiardi Università degli Studi di Urbino Carlo Bo

Abstract

L’analisi si rivolge al quanto mai variegato campo della copia indagato nell’ambito della produzione di stampe; un fenomeno databile fin dal Cinquecento e che può configurarsi come un vero e proprio plagio. Utilizzando alcuni esempi identificati nelle collezioni grafiche della Biblioteca comunale di Urbania databili entro il 1673, si è giunti a valutare almeno tre diverse modalità di copie variamente caratterizzate e a confermare l’idea che l’edizione di stampe tratte da incisioni più o meno famose si è nel tempo allargato fino a diventare inarginabile, nonostante i privilegi concessi dalle autorità dei diversi stati e le pene annunciate per colpire i contraffattori. Ne deriva tuttavia anche l’immagine di un mercato vivacissimo, in grado di raccontarci gusti e interessi di un pubblico sempre più numeroso. 

The analysis is addressed to the never so much as varied field of the copy examined in the context  of print production; a phenomenon dating back to the Cinquecento and that can shape up to be an actual plagiarism. Using some examples identified in the graphic collections of the Urbania Biblioteca Comunale dated by 1673, at least three different and variously characterized modalities of copying have been taken into account to confirm the idea that, the issue of prints derived from engravings more or less famous, has spread over time up to become unstoppable, despite the ‘privileges’ granted by the authorities of the different states and the fines annunciated to punish forgers. It nevertheless portrays the image of a very lively market too, capable of accounting the tastes and interests of a more and more large audience.

Riferimenti bibliografici

Agosti B., Grisolia F., Pizzoni M.R., a cura di (2016), Le postille di Padre Resta alle Vite del Baglione, Milano: Officina Libraria

Aikema B., Brown B. a cura di (1999), Renaissance Venice and the North. Crosscurrents in the Time of Bellini, Dürer, and Titian, catalogo della mostra (Venezia, Palazzo Grassi, 1999), New York: Rizzoli (Cinisello Balsamo: A. Pizzi)

Aldovini L. (2010), Bologna 1506: l’incontro grafico tra Marcantonio e Dürer, in Crocevia e capitale della migrazione artistica: forestieri a Bologna e bolognesi nel mondo (secoli XV-XVI), a cura di S. Frommel, Bologna: Bononia University Press, pp. 131-144

Ambrosini Massari A.M. (1997), Leggiadria e grazioso dispregio di que’ bei segni, in Emiliani A., a cura di, Simone Cantarini detto il Pesarese 1612 – 1648, catalogo della mostra (Bologna, Pinacoteca Nazionale, Accademia di Belle Arti, 11 ottobre 1997 – 6 gennaio 1998), Milano: Electa, pp. 304-357

Arslan E. (1960), I Bassano, 2 voll., Milano: Ceschina

Baglione G. (1642), Le vite dei pittori, scultori et architetti dal pontificato di Gregorio XIII del 1572 a’ tempi di Papa Urbano Ottavo nel 1642, Roma: Andrea Fei

Bastianello E. (2016), “In Venetia, con Privilegio”. “Privilegi” e tutela dei diritti editoriali a Venezia tra XV e XVI secolo: fonti e documenti in rete, in “Engramma. La tradizione classica nella memoria occidentale”, 136, giugno-luglio 2016, http://www.engramma.it/eOS/index.php?id_articolo=2909

Battistini R., Cleri B., Giardini C., Negro E., Roio N., a cura di (2001), L’anima e le cose. La natura morta nell’Italia pontificia nel XVII e XVIII secolo, catalogo della mostra (Fano, Edificio L. Rossi, 13 luglio – 28 settembre 2001), Modena: Artioli

Beecher J. (2014), Incisioni dubbie di Lorrain attribuite a Barrière, in “Grafica d’arte”, 97, pp. 9-15

Bellini P., D’Amico R. (1978), Pinacoteca Nazionale di Bologna Gabinetto delle Stampe. Incisori d’invenzione romani e napoletani del XVII secolo. Sezione VII, Bologna

Bellini P. (1980), L’opera incisa di Simone Cantarini, Comune di Pesaro, Assessorato alla Cultura

Bisogni F., De Gregorio M. a cura di (2000), Santi e beati senesi. Testi e immagini a stampa, catalogo della mostra (Siena, Biblioteca Comunale degli Intronati, 24 giugno – 31 agosto 2000) Siena

Boffa E. (2014), Un tipografo calabrese a Siena: Matteo Florimi, “Accademia dei Rozzi”, 21, 40, pp. 62-93

Bohn B. (1995), in The Illustrated Bartsch, 39, Commentary, part. 1

E. Borea (2009), Lo specchio dell’arte italiana. Stampe in cinque secoli, Scuola Normale Superiore di Pisa

Brown B.L., Marini P., a cura di (1992), Jacopo Bassano c. 1510-1592, catalogo della mostra (Bassano del Grappa, Museo Civico, 5 settembre – 6 dicembre 1992; Fort Worth, Texas, Kimbell Art Museum, 23 gennaio – 25 aprile 1993), Bologna: Nuova Alfa Editoriale

Buffa S. a cura di (1983), The Illustrated Bartsch, vol. 38, New York: Abaris Books

Bury M. (2001), The Print in Italy 1550 – 1620, London: The British Museum Press

Cadorin G. (1833), Dello amore ai Veneziani di Tiziano Vecellio, Venezia

Caputi A., Penta M.T., a cura di (1987), Incisioni italiane del ‘600 nella raccolta d’arte Pagliara dell’Istituto Suor Orsola Benincasa di Napoli, Milano: Mazzotta

Cappelletti F. (2003), Ancora su Paul Bril intorno al 1600. Qualche osservazione sul paesaggio con storie sacre, la tradizione degli eremiti e un nuovo committente, in Decorazione e collezionismo a Roma nel Seicento. Vicende di artisti, committenti, mercanti, a cura di Cappelletti F., Roma, pp. 9-30

Casadei S. a cura di (1995), Incisori del XVI secolo nella Pinacoteca di Faenza, catalogo della mostra (Faenza, Palazzo del Podestà, 21 maggio – 16 luglio 1995) Faenza

Castellani C. (1888), I privilegi di stampa e la proprietà letteraria in Venezia. Dalla introduzione della stampa nella citta fin verso la fine del secolo XVIII, Venezia: Fratelli Visentini

Castrovinci R. (2009), San Sebastiano depulsor pestilitatis in una incisione inedita di Dominique Barrière, in “Rolsa Rivista on line di Storia dell’Arte”, 11, 2009, pp. 99-67

Cellini M. (1997), Da Bologna a Pesaro. Documenti sull’eredità di Simone Cantarini, in Emiliani A., Ambrosini Massari A.M., Cellini M., Morselli R., a cura di, Simone Cantarini nelle Marche, catalogo della (Pesaro, Palazzo Ducale, 12 luglio – 28 settembre 1997), Venezia: Marsilio, pp.119-127

Cerboni Baiardi A. (2005), Federico Barocci e la calcografia, in Ambrosini Massari A.M., Cellini M. a cura di, Nel segno di Barocci. Allievi e seguaci tra Marche, Umbria, Siena, Milano: Motta, pp. 76-91

Cerboni Baiardi A. (2016), Per quattro volte. “Federigus Barocius Urbinas Inventor Incidebat”, in Emiliani A., a cura di, Federico Barocci. Gloria e ideologia del colore, Roma: Erreciemme, pp. 85-101

Ceroni N. a cura di (2001), Pinacoteca Comunale di Ravenna. Museo d’Arte della Città. La Collezione Antica, Ravenna: Longo Editore

Cervellini G. B. (1907), Per un elenco delle stampe dapontiane, in “Bollettino del Museo Civico di Bassano”, IV, pp. 1-12

Cleri B., Paoli F. (1992), Incisioni del ‘600. Le collezioni di Casteldurante dai Della Rovere agli Ubaldini, catalogo della mostra (Pesaro, Palazzo Ducale – Urbania, Palazzo Ducale), Urbino: Quattroventi

Cogotti M., Di Schino J., a cura di (2012), Magnificenze a tavola. Le arti del banchetto rinascimentale, catalogo della mostra (Tivoli, Villa d’Este, 15 giugno – 4 novembre 2012), Roma: De Luca

Coliva A. (1990), I conti Poli alla fine del ‘500, in Coliva A., a cura di, L’arte per i papi e per i principi nella campagna romana tra ‘600 e ‘700, catalogo della mostra (Roma, Museo Nazionale di Palazzo Venezia, 8 marzo – 13 maggio 1990), Roma: Quasar, pp. 31-54

Coliva A., a cura di (2003), La collezione d’arte del Sanpaolo, Milano: Silvana

Connors J. (1989), Borromini e l’Oratorio romano, Torino: Einaudi

Cristofori R. (2005), Agostino Annibale e Ludovico Carracci. Le stampe della Biblioteca Palatina di Parma, Bologna: Editrice Compositori

Czére A., a cura di (1989), Disegni di artisti bolognesi nel Museo delle Belle Arti di Budapest, catalogo della mostra, Bologna

De Grazia D. (1984), Le stampe dei Carracci con i disegni, le incisioni, le copie e i dipinti connessi. Catalogo critico, ed. italiana a cura di A. Boschetto, Bologna: Edizioni Alfa

De Ramaix I. (1989), Les Sadeler: De damasquineur à graveur et marchand d’estampes. Quelques documents inédits, “Le livre & l’estampe”, XXXV, 131, 1989, pp. 7-46

De Ramaix I. (1992), Les Sadeler, graveurs et éditeurs, catalogo della mostra (Bruxelles, Bibliothèque royale, Chapelle de Nassau, 14 febbraio – 28 marzo 1992), Bruxelles, Bibliothèque Albert I

Dumesnil Robert A.P.F. (1938), Le Peintre-Graveur français, ou catalogue raisonné des estampes gravées par les peintres et les dessinateurs de l’école française, Paris, III

Edquist R. M. (1990), Sadeler Catalogue, Parkville: University of Melburne Library

Faietti M, Oberhuber K., a cura di (1988), Bologna e l’Umanesimo. 1490-1510, catalogo della mostra (Bologna, Pinacoteca Nazionale, 6 marzo – 24 aprile 1988), Bologna: Nuova Alfa Editoriale

Fara G.M. (2007), Albrecht Dürer. Originali, copie, derivazioni, Firenze: Leo S. Olschki

Fargnoli N. (1980), Un editore senese: Matteo Florimi, in Sricchia Santoro F., a cura di, L’arte a Siena sotto i Medici. 1555-1609, catalogo della mostra (Siena, Palazzo Pubblico, 3 maggio – 15 settembre 1980), Roma: De Luca, pp. 251-254

Giachery A. (2012), Stefano Mozzi Scolari “stampadore” e miniatore di stampe in rame nella Venezia del Seicento: vita, attività, eredi, “Bibliothecae.it”, I, 1-2, pp. 93-120

Gori Gandelli G. (1808), Notizie istoriche degli intagliatori, ed cons., Siena: Onorato Porri, 3 voll.

Grelle Iusco A., a cura di (1996), Indice delle stampe De’ Rossi. Contributo alla storia di una Stamperia romana, Roma: Artemide Edizioni

A. Grelle, Mercato e produzione delle stampe a Roma all’inizio del sec. XVII e alcuni problemi sugli inizi romani di Callot, in Le incisioni di Jacques Callot 1992, pp. 29-50

Grisolia F. (2010), Per Giovan Battista Lombardelli, Pasquale Cati e Vespasiano Strada disegnatori, “Paragone”, 61, 3, 92/93, pp. 3-39

Hollstein F.W.H. (1951), Dutch and Flemish Etchings Engravings and Woodcuts ca. 1450-1700, vol. IV, Amsterdam, Menno Hertzberger

Hollstein F.W.H. (1957), German Engravings Etchings and Woodcuts ca. 1400-1700, vol. V, Amsterdam, Menno Hertzberger

Hollstein F.W.H. (1980), Dutch and Flemish Etchings Engravings and Woodcuts ca. 1450-1700, voll. XXI e XXII, a cura di K.G. Boon, Amsterdam, Van Gendt & Co, 1980

Keyes G.S. (1982), Hendrick and Cornelis Vroom: addenda, “Master Drawings”, 20, 2, pp. 115-124

Kurz O. (1961), Falsi e falsari, a cura di L. Ragghianti Collobi, Vicenza, Neri Pozza, 1961

Leuschner E. (2008), The Printing Privilege in Tuscany: Falcini, the Florimis and Callot, “Print Quarterly”, 25, 3, pp. 243-254

Lieure J. (1989), Jacques Callot. Catalogue raisonné de l’oeuvre gravé, edizione a cura di A. Wofsy, San Francisco

Limentani Virdis C., Bonzato D., Butelli C., a cura di (1994), Da Bruegel a Goltzius. Specchio dell’antico e del nuovo mondo. Incisioni fiamminghe e olandesi della seconda metà del Cinquecento dei Civici Musei di Padova, catalogo della mostra (Padova, Museo Civico, 14 maggio – 30 settembre 1994), Milano: Electa

Loisel C. (2014), Attributions traditionelles et identifications certaines: dessins de N. Circignani, V. Strada, P.F. Mola, A. Gherardi et G.D. Piastrini pour des traveax romains, “Paragone”, 65, 3, 117, pp. 52-64.

Lusini A. (1931), Matteo Florimi stampatore-calcografo del sec. XVI, “Rassegna d’arte e vita senese”, VI, 2, pp. 75-86

Malvasia C.C. (1841), Felsina pittrice. Vite de’ pittori bolognesi, a cura di G. Zanotti, 2 voll.

Mei M., a cura di (2005), Collectio Thesauri. Dalle Marche tesori nascosti di un collezionismo illustre, catalogo della mostra (Ancona, Mole Vanvitelliana, 15 gennaio-30 aprile 2005) Firenze: Edifir, 2 voll.

Minuzzi S., a cura di (2016), L’invenzione dell’autore. Privilegi di stampa nella Venezia del Rinascimento, Venezia: Marsilio

Moretti M. (2009), Le raccolte Ubaldini nella storia della biblioteca comunale di Urbania: nascita e rinascita di una collezione, in Il collezionismo locale: adesioni e rifiuti, Atti del Convegno, Ferrara, 9-11 novembre 2006, Quaderni degli Annali dell’Università di Ferrara, Sezione Storia, 7, Firenze: Le Lettere, pp. 119-186

Negro Spina A. (1990), Dominique Barrière, un incisore francese nella Roma del Seicento, “Prospettiva”, 57-60, pp. 255-264

Oberhuber K., a cura di (1999), catalogo di Gnann A., Roma e lo stile classico di Raffaello 1515-1527, catalogo della mostra (Mantova, 20 marzo – 30 maggio 1999), Milano: Electa

Pan E., a cura di (1992), Jacopo Bassano e l’incisione. La fortuna dell’arte bassanesca nella grafica di riproduzione dal XVI al XIX secolo, catalogo della Mostra (Bassano), Bassano: Ghedina-Tassotti, pp. 24-27

Parlato E. (2014), Per diporto ò devotione. Curiosità, godimento dei monumenti ed erudizione nella Roma ricercata … di Fioravante Martinelli (1644), “Incontri. Rivista europea di studi italiani”, 29 (1), pp. 54-65 http://doi.org/10.18352/incontri.9768.

Piccin G. (1992), Una dinastia di incisori, in Limentani Virdis C., Pellegrini F., Piccin G., a cura di, Una dinastia di incisori: i Sadeler. 120 stampe dei Musei Civici di Padova, catalogo della mostra (Padova, Musei Civici), Padova: Studio Editoriale Programma, pp. 13-115

Pinacoteca Comunale di Ravenna. Opere dal XIV al XVIII sec., Ravenna: Essegi, 1988

Pon L. (2003), Raphael, Dürer and Marcantonio Raimondi: Copying and the Italian Renaissance Print, London-New Haven: Yale University Press

Ronca F., Sorbini A., a cura di (2005), Le antiche terre del Ducato di Spoleto. Territori Spoleto e Terni nella cartografia dei secoli XVI-XIX, catalogo della mostra (Terni, 16 settembre-15 ottobre 2005; Spoleto, 7 dicembre 2005-15 gennaio 2006), Terni: Arti grafiche Celori

Rinaldi S. (2009), Marcantonio Raimondi e la firma di Dürer. Alle origini della ‘stampa di riproduzione’?, in Opera Nomina Historiae 1-2009, pp. 263-306

Rosand D., Muraro M., a cura di (1976), Tiziano e la silografia veneziana del Cinquecento, catalogo della mostra (Venezia, Fondazione Giorgio Cini), Vicenza: Neri Pozza

Schultz J. (1990), La cartografia tra scienza e arte. Carte e cartografi nel Rinascimento italiano, Modena: Panini

Sénéchal P. (1990), Justus Sadeler Print Prublisher and Art Dealer in Early Seicento Venice, “Print Quartely”, VII, 1, pp. 22-35

Sénéchal P. (1994), La pratique de la copie chez les graveurs A propos du Repos de la Sainte Famille de Jacques Callot, “Gazzette des Beaux-arts”, febbraio 1994, pp. 73-81

Spike J.T. a cura di (1981), The Illustrated Bartsch, vol. 42, New York: Abaris Book

Takahatake N. (2018), The Chiaroscuro Woodcut in Renaissace Italy, Munich London New York: Delmonico Books - Prestel

Tongiorgi Tomasi L., Tosi A., a cura di (1990), “Flora e Pomona” L’orticoltura nei disegni e nelle incisioni dei secoli XVI-XIX, catalogo della mostra (Firenze, Gabinetto disegni e stampe degli Uffizi, 1990), Firenze: Leo S. Olschki Editore

Trezzani L. (2008), Una veduta inedita del parco di Pamphilj, in “Bollettino dei Musei Comunali di Roma”, 22, pp. 189-193

Weigert R.A. (1939), Biblioteque Nationale. Inventaire du fond francais. Gravures du XVII siècle, Paris, vol. I

Witcombe C.L.C.E. (2004), Copyright in the Renaissance: Prints and the Privilegio in Sixteenth-Century Venice and Rome, Leiden – Boston

Vasari G. (1984), Le Vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori nelle redazioni del 1550 e del 1568, testo a cura di R. Bettarini, commento secolare di P. Barocchi, Firenze, 1966-1987, V

Viroli G. (1980), La Pinacoteca civica di Forlì, Forlì: Cassa dei Risparmi di Forlì

Volpe L. (1997), Florimi Matteo, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 48, Roma, Istituto dell’Enciclopedia Italiana, pp. 348-349

Biografia autore

Anna Cerboni Baiardi, Università degli Studi di Urbino Carlo Bo

Professore Associato; insegna Storia delle tecniche artistiche e delle arti agrafiche nel Corso Magistrale di Storia dell'arte e Metodologie della Storia dell'arte, nel Corso triennale di Beni Culturali.

Come citare

Cerboni Baiardi, A. (2021). Le stampe che copiano le stampe. Alcuni casi di studio / Prints copying prints. Some case studies. Il Capitale Culturale. Studies on the Value of Cultural Heritage, (24), 167–192. https://doi.org/10.13138/2039-2362/2738