«Rito greco, lingua dalmatica»: Ruthenians in early modern Rome
Downloads
Additional Files
Pubblicato
Fascicolo
Sezione
Licenza
La licenza adottata è la Creative Commons - Attribuzione/Condividi allo stesso modo. Ovvero, gli autori che pubblicano su questa rivista accettano le seguenti condizioni:
- Gli autori mantengono i diritti sulla loro opera e cedono alla rivista il diritto di prima pubblicazione dell'opera, contemporaneamente licenziata sotto una Licenza Creative Commons - Attribuzione che permette ad altri di condividere l'opera indicando la paternità intellettuale e la prima pubblicazione su questa rivista.
- Gli autori possono aderire ad altri accordi di licenza non esclusiva per la distribuzione della versione dell'opera pubblicata (es. depositarla in un archivio istituzionale o pubblicarla in una monografia), a patto di indicare che la prima pubblicazione è avvenuta su questa rivista.
- Gli autori possono diffondere la loro opera online (es. in repository istituzionali o nel loro sito web) prima e durante il processo di submission, poiché può portare a scambi produttivi e aumentare le citazioni dell'opera pubblicata.
DOI:
https://doi.org/10.13138/2039-2362/1794Abstract
In 1639, Pope Urban VIII entrusted the church of Santi Sergio e Bacco in Rome to the Byzantine-Rite Basilian monks from regions that now form part of Belarus, Lithuania, and Ukraine. The essay briefly outlines how this national church differed from others that predated it. Besides being the church for the Ruthenians, themselves subject to the Polish king, the place served as the seat for the representative of the Basilian Order, who also acted as procurator of the Ruthenian Greek-Catholic Church to the Holy See. Relying on the combination of their own Marian imagery and oversight by local architects, SS. Sergio e Bacco presents us with a rare scenario of how a small community forged its own identity while carefully navigating a complex world of church hierarchies, institutions, cross-national politics in Early Modern Rome. The article draws on a careful investigation of the extant primary sources found in the Roman archives, and forms part of a larger doctoral dissertation.
Nel 1639, Papa Urbano VIII affidò la chiesa dei Santi Sergio e Bacco a Roma ai monaci basiliani di rito bizantino che provenivano da regioni oggi parte della Bielorussia, della Lituania e dell'Ucraina. Questo saggio analizza come questa chiesa nazionale fu differente da altre che la precedettero. Oltre ad essere la chiesa dei ruteni, essi stessi soggetti al re polacco, il luogo serviva come sede per il procuratore dei basiliani e della Chiesa greco-cattolica rutena presso la Santa Sede. A partire dalla combinazione delle proprie immagini mariane e della supervisione di architetti locali, SS. Sergio e Bacco ci offre uno scenario raro di come una piccola comunità abbia forgiato la propria identità nella Roma moderna, navigando attentamente in un mondo complesso di gerarchie ecclesiastiche, istituzioni e politiche transnazionali. L'articolo si basa sull'investigazione attenta di fonti primarie trovate negli archivi romani e fa parte di un più ampio progetto di dottorato.
Riferimenti bibliografici
Bernardini B. (1744), Descrizione del nuovo ripartimento de' rioni di Roma fatto per ordine di N.S. papa Benedetto XIV, con la notizia di quanto in essi si contiene, In Roma: Per Generoso Salomone, Presso S. Eustachio.
Biblioteca Apostolica Vaticana (BAV), Vat. lat. 8473, vol. 1.
Blažejovskyj D (1984), Byzantine Kyivan rite students in pontifical colleges, and in seminaries, universities, and institutes of Central and Western Europe (1576-1983). Analecta OSBM. Series II, sectio I, Opera v. 43. Rome: PP. Basiliani.
Connors J. (1989), “Virgilio Spada’s defence of Borromini.” The Burlington Magazine, Vol. 131, No. 1031, February, pp. 76-90
Drews J. (1684), Methodus peregrinationis menstruae Marianae ad imagines Deiparae Virginis per ditiones regni Poloniae et M. Ducatus Lituaniae. Vilnæ: Typis Academicis.
Habel D. Metzger (2013), “When all of Rome was under construction”: The Building Process in Baroque Rome, University Park: Pennsylvania State University Press.
Khoma I (1972), Narys Istoriï Khramu ZHyrovytsʹkoï Bohomateri I Svv. Muchenykiv Serhiia I Vakkha V Rymi: Extractum E Bohoslovia T. XXXåV (1971). Rym: Vyd. Bohosloviï.
Kulczynski, I. (1732), Il diaspro prodigioso di tre colori, ovvero narrazione istorica delle tre immagini miracolose della Beata Vergine Maria, la prima di Zyrowice in Lituania, la seconda del Pascolo in Roma, e la terza copia della seconda parimenti in Zyrowice, detta da quei popoli Romana. Rome.
Magnan D., Monaldini V., Quojani G., and Settari G. (1779), La città di Roma ovvero breve descrizione di questa superba città, divisa in quattro tomi ed ornata di 385 stampe in rame. Tomo I.
Museo nazionale di Castel Sant'Angelo, Contardi B., and Curcio G. (1991), In Urbe Architectus: modelli, disegni, misure: La professione dell'architetto Roma, 1680-1750. Roma: Argos.
Piskun, Y. (2003), “Pryklady pashyrennia ikanagrafii Bozhaj Maci Zhyrovickaj u Bielarusi, Ukrainie, Polshchy j Italii.” Spadchyna, No. 4-5, 2003, pp. 19-22.
Šeptyckyj A. (1966), Monumenta Ucrainae Historica, vols. III-VI. Romae: Editiones Universitatis catholicae Ucrainorum.
Tatarenko, Laurent. (2017), "I ruteni a Roma: i monaci brasiliani della chiesa dei Santi Sergio e Bacco (secoli XVII-XVIII)". Chiese e "nationes" a Roma, dalla Scandinavia ai Balcani: secoli XV-XVIII, a cura di Antal Molnár, Giovanni Pizzorusso e Matteo Sanfilippo, Istituto Balassi - Accademia D'Ungheria in Roma, Rome: Viella, pp. 175-191.