Integrità della ricerca
Le riviste EUM rispettano ed applicano i principi del The European Code of Conduct for Research Integrity* e il Codice etico dell’Università di Macerata. Questi principi riguardano:
-
Affidabilità nel garantire la qualità della ricerca, che si riflette nella progettazione, nella metodologia, nell'analisi e nell'uso delle risorse
-
Onestà nello sviluppare, intraprendere, rivedere, riferire e comunicare la ricerca in modo trasparente, equo, completo e imparziale
-
Rispetto dei colleghi, dei partecipanti alla ricerca, della società, degli ecosistemi, del patrimonio culturale e dell'ambiente
-
Responsabilità per la ricerca, dall'idea alla pubblicazione, per la sua gestione e organizzazione, per la formazione, la supervisione e il tutoraggio, e per il suo impatto più ampio.
* ALLEA (2023) The European Code of Conduct for Research Integrity – Revised Edition 2023. Berlin. DOI 10.26356/ECOC.
Dichiarazione sull’uso dell’Intelligenza Artificiale Generativa (GenAI)
La rivista [Nome della rivista], pubblicata da [Nome della University Press], riconosce il ruolo crescente dell’Intelligenza Artificiale Generativa (GenAI) nella produzione scientifica contemporanea e intende promuoverne un uso responsabile, trasparente e pienamente coerente con i principi di integrità della ricerca così come definiti dal Codice Europeo di Condotta per l’Integrità nella Ricerca (ALLEA 2017), adottato dalla Commissione Europea come riferimento etico per tutta la comunità scientifica europea.
La GenAI può rappresentare uno strumento di supporto utile all’autore, in grado di facilitare processi di analisi, miglioramento linguistico o rielaborazione di testi. Tuttavia, la sua integrazione nelle pratiche di ricerca deve essere sempre guidata da un controllo umano rigoroso, da un impegno alla piena trasparenza e da una chiara attribuzione di responsabilità individuale, elementi ineludibili di ogni attività scientifica credibile.
1. GenAI come strumento di supporto
La generazione automatica di testi, immagini o dati può essere utilizzata dagli autori solo come mezzo di assistenza tecnica o editoriale. Il cuore del processo scientifico deve rimanere esclusivamente frutto dell’attività intellettuale dell’autore.
In nessun caso strumenti di GenAI possono sostituire il contributo scientifico umano o determinare, autonomamente, contenuti concettuali, metodologici o interpretativi.
2. Obbligo di disclosure trasparente e verificabile
In linea con i principi di trasparenza, onestà e responsabilità sanciti dal Codice Europeo di Condotta, gli autori devono dichiarare in modo chiaro e completo:
- se è stato utilizzato un sistema GenAI;
- quale strumento è stato impiegato (es. ChatGPT, Claude, Copilot);
- quale versione o modello (se noto);
- per quali attività specifiche (es. editing linguistico, riassunto, generazione di figure, suggerimento di struttura).
Questa dichiarazione deve essere inserita:
- nelle note metodologiche del manoscritto, e
- nel modulo di sottomissione, se previsto.
La mancata dichiarazione dell’uso di GenAI costituisce una violazione delle norme etiche della rivista e dei principi europei di integrità.
3. Responsabilità e garanzia di accuratezza
Gli autori rimangono gli unici responsabili della correttezza, originalità, accuratezza dei dati e delle interpretazioni.
Essi devono verificare criticamente qualsiasi contenuto prodotto con l’assistenza di GenAI, inclusa la presenza di errori, distorsioni, riferimenti inesatti, dati inventati o allucinazioni, che possono compromettere la qualità scientifica del lavoro.
Conformemente ai principi europei di accountability, l’autore non può attribuire a sistemi GenAI alcuna responsabilità o paternità del contenuto.
4. Usi consentiti e usi vietati
Sono considerati usi accettabili:
- revisione linguistica o stilistica di testi prodotti dall’autore;
- suggerimenti di struttura, sintesi preliminari o brainstorming;
- organizzazione preliminare di riferimenti bibliografici;
- generazione di illustrazioni non concettuali.
Sono considerati usi non accettabili:
- generazione di interi paragrafi o sezioni scientifiche senza revisione critica;
- creazione, alterazione o invenzione di dati;
- traduzioni non verificate;
- produzione di argomentazioni scientifiche o analisi originali attribuibili alla GenAI;
- utilizzo della GenAI per il peer review, sia da parte dei revisori sia da parte degli editor;
- ogni uso non dichiarato.
5. GenAI e peer review
Revisori e editori possono utilizzare strumenti di GenAI solo per operazioni linguistiche non sensibili e mai per analizzare, valutare o riassumere contenuti riservati dei manoscritti in revisione.
L’uso improprio violerebbe i principi europei di riservatezza, imparzialità e indipendenza nel processo di peer review.
6. Controllo editoriale e sanzioni
La rivista può effettuare verifiche sull’uso dichiarato o non dichiarato di GenAI sia durante la revisione sia dopo la pubblicazione. Violazioni della policy possono comportare:
- richiesta di correzioni;
- rigetto del manoscritto;
- ritrattazione dell’articolo già pubblicato;
- notifica agli enti di affiliazione.
La policy sarà periodicamente aggiornata in linea con l’evoluzione tecnologica e con le raccomandazioni europee in materia di integrità della ricerca.

