DALLA FORMAZIONE IN PRESENZA ALLA FORMAZIONE ONLINE: LA TRADUZIONE DELLE METODOLOGIE E DEGLI STILI COMUNICATIVI
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https://doi.org/10.13138/2037-7037/981Abstract
Il fenomeno dell’e-learning sta assumndo oggigiorno dimensioni sempre più estese sia in ambito scolastico che in ambito aziendale.
L’istruzione via internet e lo studio in rete sono già una realtà in diverse scuole, nelle università e stanno diventando sempre più importanti
anche nelle aziende.
I segni di questo necessario cambiamento sono già presenti da alcuni anni nella società odierna. In ambito culturale, i tempi di obsolescenza delle conoscenze sono diventati sempre più brevi, tanto che si stima che l’intero patrimonio conoscitivo dell’umanità raddoppi attualmente ogni 7-8 anni e che, per converso, una buona parte di tali conoscenze (il 7%-10%) diventino obsolete nel giro di tempi ristrettissimi (un anno o poco più). Nel mondo lavorativo si assiste al passaggio “dalla fase in cui l’occupazione continua, stabile (lo stesso posto di lavoro per tutta la vita...) richiedeva una formazione discontinua (concentrata in un periodo preciso della vita di ognuno), ad una fase in cui il lavoro discontinuo, flessibile, richiede una formazione continua, prolungata lungo tutto l’arco della vita” (D. Biolghini e M. Cenarle, 2000).
Di fronte a tale scenario la formazione gestita con i mezzi tradizionali risulta insufficiente ed appare sempre più necessario avere a disposizione percorsi formativi che siano gestiti con mezzi e strategie che permettano di accompagnare e favorire il processo di cambiamento. L’educazione, centrata in un unico, breve e isolato momento della vita di ognuno, appare infatti inadeguata alle nuove istanze sociali man mano che si sta facendo sempre più forte la richiesta di metodologie di formazione che permettano una collocazione del processo in tutto l’arco dell’esistenza (la cosiddetta life-long learning o educazione continua).