Metafora e rappresentazione della realtà. Il contributo di Erving Goffman alla comprensione della vita sociale

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Pubblicato

2014-11-11

DOI:

https://doi.org/10.13138/2037-7037/1052

Autori

  • Claudia Santoni unimc

Abstract

Il mio contributo intende analizzare e riproporre in una forma attuale la sociologia goffmaniana rispetto proprio all’uso che essa attua della metafora come categoria interpretativa del sociale. Nell’opera di Erving Goffman le metafore sono frequenti e risultano determinanti ai fini della comprensione dei modelli interpretativi che gli individui utilizzano per agire nei quotidiani contesti di interazione. Come è noto, la metafora goffmaniana più conosciuta, e su cui più spesso gli stessi critici hanno puntato la loro attenzione, è quella del palcoscenico teatrale che caratterizza il famoso “approccio drammaturgico” ma appare a mio avviso davvero interessante anche quella del gioco, attraverso la quale Goffman nel suo testo “Espressione e Identità” descrive diversificati contesti di interazione in cui l’attore sociale riesce ad esprimere la propria identità. Quest’ultimo concetto infatti diviene centrale nel tentativo che questo studioso compie, attraverso l’uso delle metafore, di cogliere la possibile sfasatura tra la concezione che l’individuo ha di sè, la sua immagine sociale e le aspettative di ruolo.