Nicola Bonaccorsi e il Mediterraneo nel Settecento. Vita di mare, guerra di corsa e impressioni di viaggio / Nicola Bonaccorsi and the Mediterranean in the Eighteenth Century. Life at Sea, Privateering, and Travel Impressions
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DOI:
https://doi.org/10.13138/2039-2362/3965Parole chiave:
Mediterraneo, Alterità, Incontri Culturali, Guerra di Corsa, Corsari Barbareschi, XVIII Secolo, Vite MediterraneeAbstract
Il Mediterraneo è sempre stato un mare che unisce e divide allo stesso tempo, al cui interno si sono incontrate e scontrate società e culture, anche attraverso immaginari controversi. A partire dall’esperienza biografica di Nicola Bonaccorsi, trasmessaci attraverso un documento manoscritto conservato presso la Biblioteca Statale di Macerata, l’articolo intende riflettere sulla percezione e presenza dell’alterità nel secondo Settecento. Verrà quindi analizzato il contesto marittimo dell’epoca, ragionando sul fenomeno della guerra di corsa, sulla sua rilevanza e sulla minaccia barbaresca. Successivamente, verrà proposto un tentativo d’analisi di cosa fosse per l’autore del manoscritto l’alterità, riflettendo su eventuali differenze rispetto ad altre componenti della società e della stessa comunità marittima di cui faceva parte. L’articolo vuole quindi mostrare come una riflessione storiografica attenta al controverso debba innanzitutto partire da una riflessione profonda riguardante il punto d’osservazione adottato.
The Mediterranean has always been a sea that both unites and divides, a space where societies and cultures have met and clashed, often through controversial imaginaries. Drawing on the biographical experience of Nicola Bonaccorsi, as conveyed through a handwritten document preserved at the Biblioteca Statale di Macerata, this article reflects on the perception and presence of otherness in the late eighteenth century. The study will first examine the maritime context of the time, focusing on privateering, its significance, and the so-called Barbary threat. It will then attempt to analyze what otherness meant for the author of the manuscript, considering possible differences compared to other social groups and the maritime community to which he belonged. Ultimately, this article seeks to demonstrate that a historiographical approach attentive to controversy must begin with a deep reflection on the chosen perspective of observation.
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