Il monumento funebre di Angelo Ripanti nella cattedrale di Jesi e una proposta per Giovanpietro di Nicola de’ Bosi scultore milanese / Angelo Ripanti’s tomb in the Cathedral of Jesi and a possible attribution to the sculptor Giovanpietro di Nicola de’ Bosi from Milan

Downloads

Pubblicato

2015-06-24

Fascicolo

Sezione

Saggi

DOI:

https://doi.org/10.13138/2039-2362/1081

Autori

  • Sara Cavatorti Università degli Studi di Perugia

Abstract

Tra i numerosi scultori lombardi attivi in Italia centrale all’inizio del Cinquecento particolarmente significativa è la personalità del milanese Giovanpietro di Niccolino de’ Bosi, noto sinora solo grazie ad alcuni documenti pubblicati da Adamo Rossi alla fine del XIX secolo, dai quali emerge un ruolo da protagonista nel cantiere della Cattedrale di Spoleto: al maestro fu commissionato nel 1519 un tabernacolo monumentale a pianta centrale provvisto di sculture, di cui non rimane traccia, volto a custodire la miracolosa immagine della Sacra Icone. Rimasta finora senza catalogo, la figura di questo scultore lombardo può forse essere risarcita grazie al recupero della notizia della sua partecipazione all’esecuzione del Sepolcro di Angelo Ripanti (1513-1515) nella cattedrale di San Settimio a Jesi, considerato già dalla fine dell’Ottocento opera esclusiva di Giovanni di Gabriele da Como. Grazie ad una rilettura di alcuni documenti esini e perugini e alla luce di un’analisi tipologica e stilistica, è possibile distinguere l’originale intervento del Bosi, fissando le peculiarità del suo linguaggio.

Among many Lombard sculptors active in Central Italy at the beginning of the XVIth century, Giovanpietro di Nicola de' Bosi from Milan is one of the most enigmatic personalities. The artist, known exclusively thanks to the archive documents published by Adamo Rossi in the XIXth century, was a protagonist in the decoration of the Cathedral of Spoleto: he was commissioned to build and to decorate the tabernacle of miracle image of Sacra Icone. The importance of this sculptor can be demonstrated thanks to the documents attesting his partecipation in the execution of Angelo Ripanti's tomb (1513-1515) in the Cathedral of Jesi which had always been considered a work of Giovanni di Gabriele da Como, another Lombard sculptor. After reading some documents of Jesi and Perugia and by applying a typological and stylistic analysis, it is now possible to distinguish the contribution of Bosi and to define the peculiarities of his expressive language.

 

Riferimenti bibliografici

Annibaldi C. (1905), Illustrazione di alcune opere d’arte nell’Esio, Castelplanio: Romagnoli.

Annibaldi G. (1881), La traslazione di S. Romualdo e il suo culto nell’Esio, Jesi: Tipografia Framonti Fazi.

Baldassini G. (1765), Memorie istoriche dell’antichissima e regia citta di Jesi, Jesi: Bonelli.

Barbieri F. (1984), Scultori a Vicenza 1480-1520, Vicenza: Neri Pozza Editore.

Benazzi G. (2002), La cappella delle Reliquie, in La Cattedrale di Spoleto. Storia, arte e conservazione, a cura di G. Benazzi, G. Carbonara, Milano: Motta, pp. 319-329.

Bencivenni M. (1981), Cione, Giovan Pietro, in Dizionario Biografico degli Italiani, Roma: Istituto della Enciclopedia italiana, vol. 25, pp. 680-681.

Boesch Gajano S., Pani Ermini L., Toscano B. (2002), La basilica di San Gregorio Maggiore a Spoleto. Guida storico-artistica, Cinisello Balsamo: Silvana Editoriale.

Bonaca A. (1934), L’altare di Mastro Rocco di Tommaso da Vicenza nella Chiesa di S. Emiliano in Trevi, «Bollettino della Regia Deputazione di Storia Patria per l’Umbria», XXXI, pp. 59-91.

Bozzoni C., Carbonara G. (2002), Il Quattrocento e il Cinquecento: ulteriori sviluppi, in La Cattedrale di Spoleto. Storia, arte e conservazione, a cura di G. Benazzi, G. Carbonara, Milano: Motta, pp. 103-109.

Bragaglia P. (2002), Domenico Indivini intarsiatore sanseverinate (1445-1502) e il perduto coro della Cattedrale di Jesi, in «Guardate con i vostri occhi…». Saggi di storia dell’arte nelle Marche, a cura di A. Montironi, Ascoli Piceno: Lamusa, pp. 67-80.

Bruschi A. (1991), Il tempio della Consolazione a Todi, Cinisello Balsamo: Silvana Editoriale.

Bruschi A. (2002), Santa Maria della Consolazione a Todi, in La chiesa a pianta centrale tempio civico del Rinascimento, a cura di B. Adorni, Milano: Electa, pp. 153-163.

Caglioti F. (1997 ma 1998), Sui primi tempi romani d’Andrea Bregno: un progetto per il cardinale camerlengo Alvise Trevisan e un San Michele arcangelo per il cardinale Juan de Carvajal, «Mitteilungen des Kunsthistorischen Institutes in Florenz», XLI, n. 3, pp. 213-253.

Caglioti F. (1998), Su Isaia da Pisa. Due ‘Angeli reggicandelabro’ in Santa Sabina all’Aventino e l’altare eucaristico del Cardinal d’Estouteville per Santa Maria Maggiore, «Prospettiva», n. 89-90, pp. 125-160.

Caglioti F. (2005), La Cappella Piccolomini nel Duomo di Siena, da Andrea Bregno a Michelangelo, in Pio II e le arti. La riscoperta dell’antico da Federighi a Michelangelo, a cura di A. Angelini, A. Lesini, Cinisello Balsamo: Silvana Editoriale, pp. 387-481.

Ceriana M. (2002), Il portico rinascimentale e l’opera di Ambrogio Barocci a Spoleto, in La Cattedrale di Spoleto. Storia, arte e conservazione, a cura di G. Benazzi, G. Carbonara, Milano: Motta, pp. 289-303.

Coltrinari F. (2006a), Domenico Indivini e Sebastiano d’Appennino: una bottega di scultura e intarsio ligneo nelle Marche del Rinascimento, in Rinascimento scolpito. Maestri del legno tra Marche e Umbria, catalogo della mostra (Camerino, convento di San Domenico, 5 maggio-5 novembre 2006), a cura di R. Casciaro, Cinisello Balsamo: Silvana Editoriale, pp. 47-72.

Coltrinari F., a cura di (2006b), Appendice documentaria, in Rinascimento scolpito. Maestri del legno tra Marche e Umbria, catalogo della mostra (Camerino, convento di San Domenico, 5 maggio-5 novembre 2006), a cura di R. Casciaro, Cinisello Balsamo: Silvana Editoriale, pp. 254-287.

Chini M. (1954), Silvestro Aquilano e l’arte in Aquila nella II metà del sec. XV, L’Aquila: La Bodoniana.

Fabiani G. (1959), Architetti, scultori e lapicidi Comasco-Luganesi nelle Marche (M° Bernardino da Carona), in Arte e artisti dei laghi lombardi, Atti del convegno (Como, Villa Monastero, 17-23 settembre 1956, 2-9 giugno 1957), a cura di E. Arslan, Como: Tipografia Editrice Antonio Noseda,

pp. 151-165.

Fagliari Zeni Buchicchio F.T. (1995), Il soggiorno di Sanmicheli nello stato della Chiesa, in Michele Sanmicheli, architettura, linguaggio e cultura artistica nel Cinquecento, a cura di S. Foschi,Vicenza: Centro Internazionale di Studi di Architettura “Andrea Palladio”, Milano: Electa, pp. 38-53.

Fausti L. (1927), Il Duomo di Spoleto (notizie storiche), «Il Duomo di Spoleto. Bollettino mensile in preparazione al VII Centenario della canonizzazione di S. Antonio di Padova», IV, pp. 340-341.

Filieri M.T., a cura di (2004), Matteo Civitali e il suo tempo: pittori, scultori e orafi a Lucca nel tardo Quattrocento, catalogo della mostra (Lucca, Museo Nazionale di Villa Guinigi, 3 aprile 2004-11 luglio 2004), Cinisello Balsamo: Silvana Editoriale.

Galassi C. (2007), Il “Giornale di erudizione artistica” e la “compilazione di una storia generale delle arti”; il contributo di Adamo Rossi alla nascita della scienza dell’arte tra 1872 e 1877, «Annali di critica d’arte», n. 3, pp. 275- 334.

Gianandrea A. (1877), Il palazzo del comune di Jesi: monografia con appendice di documenti, Jesi: Rocchetti.

Gianandrea A. (1878), Di un’immigrazione di lombardi nella città e nel contado di Jesi intorno all’ultimo quarto del secolo XV, «Archivio Storico Lombardo», V, n. 2, pp. 314-336.

Gianandrea A. (1882), Artisti lombardi nella Marca, «Archivio Storico Lombardo», IX, pp. 304-324.

Giannotti A. (2014), Niccolò Tribolo lungo le coste della Versilia, «Paragone», LXV, n. 773, pp. 3-20.

Grimaldi F., Sordi K., a cura di (1999), L’Ornamento Marmoreo della Santa Cappella di Loreto, Loreto: Tecnostampa.

Kreytenberg G. (1998), Cione, Giovan Pietro, in Allgemeines Künstlerlexikon, München-Leipzig: Saur, vol. 19, pp. 260-261.

Kühlenthal M. (1997/1998 ma 2002), Andrea Bregno in Rom, «Römisches Jahrbuch der Bibliotheca Hertziana», 32, pp. 179-272.

Lehmann-Brockhaus O. (1983), Abruzzen und Molise. Kunst und Geschichte, München: Prestel-Verlag.

Magister S. (2001), La scultura funeraria a Roma, 1492-1503: chiavi di lettura e proposte per un cantiere di studi, in Roma di fronte all’Europa al tempo di Alessandro VI, Atti del convegno (Città del Vaticano - Roma, 1 - 4 dicembre 1999), a cura di M. Chiabò, S. Maddalo, 3 voll., Roma nel Rinascimento: Roma, III, pp. 821-836.

Magrini A. (1873), Maestro Rocco da Vicenza, architetto e scultore, «Archivio veneto», III, n. 6.1, pp. 37-48.

Mariano F. (1993), Jesi. Città e architettura, Cinisello Balsamo: Silvana Editoriale.

Mariano F. (2006), Francesco di Giorgio nel palazzo della Signoria a Jesi alla luce dei documenti e dei recenti restauri, in Contributi e ricerche su Francesco di Giorgio nell’Italia centrale, Atti del convegno (Urbino, 22 marzo 2003), a cura di F. Colocci, Urbino: Edizioni Comune di Urbino, pp. 281-289.

Markham Schulz A. (1991), Giambattista and Lorenzo Bregno. Venetian Sculpture in the High Renaissance, Cambridge-New York-Melbourne: Cambridge University Press.

Mercurelli Salari P. (2002), I lavori in pietra e legname e le opere d’arte del Quattrocento, in La Cattedrale di Spoleto. Storia, arte e conservazione, a cura di G. Benazzi, G. Carbonara, Milano: Motta, pp. 253-259.

Migliaccio L. (1992), Carrara e la Spagna nella scultura del primo Cinquecento, in Le vie del marmo. Aspetti della produzione e della diffusione dei manufatti marmorei tra ’400 e ’500, catalogo della mostra (Pietrasanta, chiesa di Sant’Agostino, 1 agosto-4 ottobre 1992; Parma, Galleria Nazionale, 20 dicembre 1992-15 marzo 1993), a cura di R.P. Ciardi, S. Russo, Firenze:Giunti, pp. 101-136.

Mozzoni L., Paoletti G. (2001), Jesi. Pinacoteca Civica, Ancona: Aniballi.

Nessi S. (1992), Nuovi documenti sulle arti a Spoleto. Architettura e scultura tra Romanico e Barocco, Spoleto: Arti Grafiche Panetto e Petrelli.

Paoletti G., Perlini A. (2000), La chiesa di Jesi “tanta egregia e sublime arte”. Pittura, scultura, architettura, secc. VI-XX, Jesi: Diocesi di Jesi.

Parmiggiani P. (2011), Sulla giovinezza di Andrea di Pietro Ferrucci: Jacopo d’Andrea del Mazza e il monumento di Marco Albertoni in Santa Maria del Popolo a Roma, «Prospettiva», n. 141-142, pp. 73-85.

Principi L. (2012), Il Sant’Egidio di Orte: aperture per Saturnino Gatti scultore, «Nuovi Studi», XVII, n. 18, pp. 101-128.

Rapetti C. (1998), Storie di marmo. Sculture del Rinascimento fra Liguria e Toscana, Milano: Electa.

Rossi A. (1872), Rocco da Vicenza nell’Umbria. Commentario, «Giornale di

erudizione artistica», I, fasc. 2, pp. 41-52.

Rossi A. (1873), Di una cappella fabbricata a Spoleto nel cinquecento per la santaIcone, «Giornale di erudizione artistica», II, fasc. 8, pp. 218-222.

Rossi A. (1874), Documenti per la storia della scoltura ornamentale in pietra, «Giornale di erudizione artistica», III, fasc. 6, pp. 179-182.

Sordini G. (1903), La “Cappella delle Reliquie” nel Duomo di Spoleto, «L’Arte», 6, pp. 251-262.

Spreti V. (1968-1969), Enciclopedia storico-nobiliare italiana: famiglie nobili e titolate viventi riconosciute dal R. Governo d’Italia, compresi: città, comunità, mense vescovili, abazie, parrocchie ed enti nobili e titolati riconosciuti, 6 voll., Bologna: Forni.

Thieme U., Becker F. (1921), Allgemeines Lexikon der bildenden Künstler von der Antike bis zur Gegenwart, voll. 14, Leipzig: Engelmann.

Toscano B. (1963), Spoleto in pietre. Guida artistica della città, Spoleto: Azienda del Turismo.

Zorzi G. (1966), Notizie di artisti della Valle d’Intelvi nei sec. XV e XVI e dello scultore e architetto Rocco figlio di Tommaso del lago di Como conosciuto come “Rocco da Vicenza”, Premesse per un repertorio sistematico delle opere e degli artisti della Valle Intelvi, Atti del convegno, (Varenna, 1-4 settembre 1966), a cura di M.L. Gatti Perer, «Arte Lombarda», XI, n. 2, pp. 83-96.

Urieli C. (1983), in III mostra di arte sacra nella Vallesina, Jesi: Litograf, p. 31.

Weil-Garris Brandt K. (1977), The Santa Casa di Loreto: problems in Cinquecento sculpture, 2 voll., New York: Garland.

Biografia autore

Sara Cavatorti, Università degli Studi di Perugia

dottoranda in Scienze Umane presso il Dipartimento di Lettere - Lingue, Letterature e Civiltà Antiche e Moderne dell'Università degli Studi di Perugia

Come citare

Cavatorti, S. (2015). Il monumento funebre di Angelo Ripanti nella cattedrale di Jesi e una proposta per Giovanpietro di Nicola de’ Bosi scultore milanese / Angelo Ripanti’s tomb in the Cathedral of Jesi and a possible attribution to the sculptor Giovanpietro di Nicola de’ Bosi from Milan. Il Capitale Culturale. Studies on the Value of Cultural Heritage, (11), 41–69. https://doi.org/10.13138/2039-2362/1081