Problema castigo e principio responsabilità

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Pubblicato

2022-04-19

Fascicolo

Sezione

Lessico e politica del diritto penale

DOI:

https://doi.org/10.13138/2704-7148/2999

Autori

  • Domenico Pulitanò

Abstract

Al di là dei miti e dei luoghi comuni, sempre di più emerge come pena e vendetta siano assimilabili, perché accomunate dall’esercizio della violenza, e come esse, di per sé considerate, siano strumenti idonei più all’eccesso e all’abuso che al limite. La vera svolta moderna della penalità quindi non è data tanto dal passaggio della violenza dalle mani private a quelle pubbliche, ma dall’affermarsi nel secolo scorso del “secondo” costituzionalismo, che, oltre a rendere legittima la violenza in quanto sottoposta a limiti e controlli, è anche a fondamento della giustizia riparativa, vale a dire di una giustizia tutt’altra rispetto a quella “vendicatoria”, proprio perché non più basata sulla violenza.

Beyond myths and clichés, it increasingly emerges that punishment and revenge are assimilable, because they are united by the exercise of violence, and how they, considered in themselves, are more suitable instruments for excess and abuse than at the limit. The real modern turning point of penalty is therefore not given so much by the passage of violence from private to public hands, but by the affirmation in the last century of the “second” constitutionalism, which, in addition to making violence legitimate as it is subject to limits, is also at the foundation of restorative justice, which is completely different from “vengeful justice”, precisely because it is no longer based on the violence.

Parole chiave / Keywords: Castigo, pena, vendetta, costituzionalismo, diritto penale / Chastisement, punishment, vengeance, constitutionalism, criminal law.